Humayun: differenze tra le versioni

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A nord intanto, Bahadur Shah, sovrano del [[Gujarat]], occupò il sultanato del [[Malwa]], valendosi delle avanzate [[armi da fuoco]] e delle tecnologie [[Europa|europee]] fornite dai [[portoghesi]]. Nel Bihar meridionale invece, Sher Khan Sur, un signore del luogo, imperversava con la sua guerriglia anti-moghul e nel [[1537]] giunse a invadere il [[Bengala]], riuscendo a battere Humayun in ben due occasioni. Il sultano sconfitto, si rifugiò coi resti dell'esercito a [[Lahore]] e Kamran, il fratello governatore del luogo, non gli consentì di riparare a Kabul. Da questo momento Humayun, formalmente spodestato, non poté ritornare nel suo impero, vivendo da esule e cercando aiuti all'estero per riprendersi il potere.
 
Solo nel [[1544]] riuscì a trovare asilo a [[Herat]], dove il sovrano [[Safavidi|safavide]] [[Persiani|persiano]] [[Shah Tahmasp I|Tahmasp]] lo indusse ad abbracciare lo [[sciitismosciismo]], fornendogli il sostegno militare necessario a riconquistarsi il trono. Grazie a questi rinforzi Humayun avviò un conflitto durato otto anni contro Kamran, alla fine del quale ([[1553]]) riuscì a riprendere Kandahar e Kabul e a catturare il fratello (che venne abbacinato). Di qui Humayun ridiscese in India, dove, alla morte di Sher Khan nel [[1545]], che si era autoproclamato [[shah]], il figlio di questi, Islàm Shah Sur, non era riuscito ad evitare la divisione dell'impero trai fratelli. L'impero risultava quindi diviso tra potenziali concorrenti, che risultò facile a Humayun abbattere, conquistando una vittoria fondamentale a Sirhind, nel Panjab, contro Sikandar Shah.
 
Nel [[1555]] Humayun entrava trionfalmente a Delhi. Poco tempo dopo tuttavia rimase ucciso in un incidente, pare occorsogli nella biblioteca del palazzo reale (ebbe infatti interessi [[Scienza|scientifici]] e [[Letteratura|letterari]]). Tenuta nascosta la sua morte per diversi giorni, mentre si approntava il regolamento della successione, alla fine di questo tempo, fu proclamato nuovo imperatore il figlio quattordicenne [[Akbar]].