Vincenzo Licata: differenze tra le versioni

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== L'opera ==
I segni della sua cultura da autodidatta sono evidenti nella maggior parte delle sue poesie. Dopo la raccolta di poesie ''C’è pirmissu?'', pubblicò ''Furanata'' (1958), ''Lu casu di Sciacca'' (1968, sul [[secondo caso di Sciacca]]), ''La scunfitta di Roncisvalli'' (1974), ''Vintuliata di Marina'' (1983), ''San Franciscu d’Assisi a Munti Kroniu'' (1994) e, per il teatro, ''Don Turi e Ganu di Magonza'', scritto nel 1977 e portato in scena per la prima volta dall'associazione teatrale "Club Gruppo Teatro 13" di Sciacca e successivamente rappresentato al Teatro Biondo di Palermo nel 1994 con [[Ciccio Ingrassia]] e [[Mimmo Cuticchio]] e "Vintuliata di Marina" portata in scena per la prima volta nel 1982 dall'associazione "Club Gruppo teatroTeatro 13" di Sciacca.
L'incontro casuale con il regista [[Pietro Germi]], che decise di girare proprio a Sciacca il film ''[[Sedotta e abbandonata]]'', gli permise di partecipare alla pellicola nella parte di Pasquale Profumo (1963). Licata compose le parole del brano inserito nella colonna sonora (''Vampata d’amuri''). Partecipò, nel 1979, al film di [[Francesco Rosi]] ''[[Cristo si è fermato a Eboli (film)|Cristo si è fermato a Eboli]]'', nella parte di un emigrante napoletano tornato dall'America<ref name=bio/>.