Ipertensione (album): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot, replaced: quote → citazione (5), Tastiera (strumento) → Tastiera elettronica (2)
Riga 1:
{{Album
{{Album <!-- per la compilazione vedi Template:Album -->
|titolo = Ipertensione
|artista = Roberto Vecchioni
Riga 25:
== Il disco<ref>Tutte le notizie inerenti al disco, nonché quelle sui musicisti, sono tratte dalle note riportate nella copertina della prima edizione in vinile dell'album</ref> ==
 
È il secondo album prodotto da [[Michelangelo Romano]], ed è il primo per la nuova casa discografica, la [[Philips (casa discografica)|Philips]] (non tenendo conto di [[Barbapapà (album)|Barbapapà]], che racchiude canzoni per bambini) e prosegue il discorso musicale di [[Il re non si diverte]].<br> />
È stato registrato a [[Roma]], negli studi [[Chantalalain]] di Roma, di proprietà [[Bobby Solo]] (che infatti viene citato nell'interno di copertina come tecnico del suono con il suo vero nome, ''Roberto Satti'') e negli studi ''Phonogram'' di Milano (il tecnico del suono è [[Davide Marinoni]]).<br />
Tra i musicisti presenti nel disco sono da segnalare due componenti del gruppo di rock progressivo dei [[Madrugada (gruppo musicale italiano)|Madrugada]], [[Alessandro Zanelli]] (detto ''Billy'') e [[Gianfranco Pinto]] oltre a due componenti de [[I Nuovi Angeli]] (per cui Vecchioni ha scritto molte canzoni), [[Pasquale Canzi|Paki Canzi]] e [[Mauro Paoluzzi]]; questi ultimi due hanno anche curato gli arrangiamenti dell'album.<br />
Nelle canzoni ''I poeti'' e ''Canzonenoznac'' è presente un saxofonista, non citato però tra i musicisti presenti (così come non vengono citate le coriste che cantano in ''Tutta la vita in un giorno'').<br />
Tutte le canzoni sono scritte da Vecchioni, tranne ''Irene'', che è una cover di ''Try (Try To Fall In Love)'', scritta da [[Norman DesRosiers]] per il suo gruppo [[The Groupies]] (che la incisero nel [[1974]]) e portata al successo nel [[1975]] da [[Ricky Nelson]]; il testo italiano non è però una traduzione dall'inglese, ma una riscrittura originale operata dal cantautore.<br />
La copertina è un disegno di Claudio Doveri su idea di Mario Vivona, e raffigura la mano di un giullare che tira la fune: nel poster allegato si può vedere il disegno completo, dove all'altro capo della corda vi è un'altra mano che tira.<br />
La camicia interna presenta, oltre ai testi, una foto (sempre di Vivona) di una bambola senza testa sulla riva del mare.<br />
Le canzoni sono tutte edite dalle [[Edizioni musicali Chappell]].
 
Riga 38:
=== Irene ===
 
Come ricordato, è l'unica canzone la cui musica non è di Vecchioni; il testo si rivolge ad Irene Bozzi, all'epoca moglie del cantautore, ed è un'incitazione ad essere autonoma, a fare delle scelte precise.<br />
Anni dopo così dichiarerà il cantautore:{{quotecitazione|Irene ero comunque io, al momento del nostro incontro: lei era una ragazza come tante e non sarebbe mai stata la mia compagna se non l'avessi prima io riempita di valenze e significati che non aveva, idealizzandola fino all'inverosimile. Fu una fase della ricerca: oggi la mia compagna esiste di per sé, non devo inventarla io.<ref>Anna Caterina Bellati, ''Roberto Vecchioni.Le canzoni'', Claudio Lombardi editore, 1993, pag. 278</ref>.}}
 
=== Canzone per Laura ===
 
Per la seconda volta torna, in un testo di Vecchioni, il nome di Laura, che come il cantautore ha dichiarato più volte, non è una persona reale ma un simbolo della ''coscienza interiore'' dello stesso Vecchioni, come del resto gli altri personaggi citati nel brano{{quotecitazione|Il pagliaccio, re Riccardo, Marco Polo, il bambino, Laura, sono anche (soltanto?) momenti di me. L'autobiografia finisce a tarallucci e vino contro il potente di turno che rutta a capotavola<ref>Michelangelo Romano. ''Canzoni e spartiti'', Lato Site, 1979, pag. 32</ref>.}}
Il primo testo con questo nome è ''Laura (dei giorni andati)'', scritta per i [[Gens (gruppo musicale)|Gens]]; avremo poi nel [[1984]] ''Ridi Laura'' ed infine, in ''Bei tempi'' del [[1985]], la citazione nella title track («E Laura che mi sorrideva, e Laura che non ritornava»).<br />
Nel testo di ''Canzone per Laura'' si ha anche un altro aspetto tipico del cantautore, cioè l'uso di personaggi storici che vengono presentati come dei mistificatori o degli imbroglioni: basti pensare a come è descritto [[Ulisse]] in ''Aiace'', o a ''Roland''...in questo caso invece è preso di mira [[Marco Polo]], che si immagina partito ma arrivato soltanto a [[Bari]].....«Poi disse ho visto orienti magici, almeno aveva avuto della fantasia...».<br />
Così motiva vecchioni questo utilizzo della storia:{{quotecitazione|Mi affascina il passato-presente, l'archetipo di una situazione che ritrovo solo nelle radici: favole, miti, vite illustri.Il fatto, il racconto culturale, finisce quasi sempre per essere un pretesto....stravolgo storie e personaggi per parlare di me: enfatizzo, ironizzo, rendo farsesco ciò che è archetipico. Mi piace ricordare che questa operazione me l'ha suggerita il [[Cesare Pavese]] dei ''Dialoghi con Leucò''<ref>Anna Caterina Bellati, ''Roberto Vecchioni.Le canzoni'', Claudio Lombardi editore, 1993, pag. 285</ref>.}}
 
=== I poeti ===
Riga 54:
=== Canzonenoznac ===
 
In questo brano si riprende un tema caro a Vecchioni, quello del ''doppio'', rappresentato qui da due politici che, in un ipotetico ed apparentemente felice futuro («Dal millenovecentottanta, anno di grazia e di alleanza,/ felice e immobile la gente viveva solo del presente») si scontrano... per poi scoprire nel finale, in cui il leader della parte scura si toglie la barba posticcia, che si tratta della stessa persona, come spiega lo stesso cantautore:{{quotecitazione|"Canzonenoznac" è un normale caso di schizofrenia: il leader è uno solo, e guida ora gli uni e ora gli altri con identico, imparziale velleitarismo, così, per non morire<ref>Michelangelo Romano. ''Canzoni e spartiti'', Lato Site, 1979, pag. 37</ref>.}}
 
=== Alighieri ===
 
Canzone complessa, con un alternarsi di strofe cantate (che raccontano l'amore per Adriana, la ragazza di ''Luci a San Siro'') e recitate (che descrivono invece la vita attuale del cantautore).<br />
Il titolo deriva dai versi finali in cui Vecchioni si descrive mentre spiega ai suoi alunni Dante:«Nei tre canti di Cacciaguida si descrive una Firenze sobria e pudica, ''quando non v'era giunto ancor Sardanapalo a mostrar ciò che 'n camera si puote''. E da Firenze il discorso si espande a tutto il mondo: diventa universale. Ed è qui che l'Alighieri troneggia, in un crescendo di malinconia e passione che definirei come... che definirei quasi... che definirei come...».<br />
Nel [[2005]] il brano è stato ripreso, eliminando le parti recitate, nell'album dal vivo [[Il contastorie]].
 
Riga 68:
=== Pesci nelle orecchie ===
 
Il testo è molto simbolico, e di non immediata lettura; così lo spiega Vecchioni:{{quotecitazione|A volte i pesci sono piccolissimi, neanche ti accorgi che ci sono, ma ci sono. E con gli anni si moltiplicano: l'educazione, i pregiudizi, i luoghi comuni così comodi. E i treni perduti, gli affetti esagerati, gli amori dimenticati, le battaglie lasciate a metà. Non proprio sordità, ma certamente un udito compromesso<ref>Michelangelo Romano. ''Canzoni e spartiti'', Lato Site, 1979, pag. 43</ref>.}}
Nel brano viene anche citata ''Luci a San Siro'' («Le luci di San Siro sono state solo fatti miei»).<br />
La canzone, che è la più lunga del disco, è stata reincisa da Vecchioni, eliminando alcune strofe, nel [[1984]] nell'album [[Il grande sogno (album)|Il grande sogno]].
 
Riga 86:
== Formazione ==
* Roberto Vecchioni - [[Canto (musica)|voce]]
* [[Pietro Rapelli]] - [[Batteria (musicastrumento musicale)|batteria]], [[percussioni]]
* Paki Canzi - [[Tastiera (strumento)elettronica|tastiera]]
* [[Gianfranco Pinto]] - [[Tastiera (strumento)elettronica|tastiera]]
* [[Mauro Paoluzzi]] - batteria, [[percussioni]], [[chitarra elettrica]] e [[chitarra acustica]]
* [[Billi Zanelli]] - [[Basso elettrico|basso]]