Nicolò Tron: differenze tra le versioni

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{{F|sovrani italiani|settembre 2011}}
{{Monarca
|nome = Nicolò Tron / Trono
|titolo = [[Doge di Venezia]]
|immagine = Nicol%C3%B2_Tron_LXVIII_Doge_di_Venezia_1471.jpg
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Il 12 aprile [[1466]] venne eletto [[Procuratore di San Marco]] e nel [[1471]] fu proclamato il sessantottesimo doge della [[Serenissima Repubblica di Venezia]], eletto dopo un dibattuto conclave il 25 novembre [[1471]] con il minimo del quorum; aveva 72 anni. I festeggiamenti per il suo insediamento furono particolarmente fastosi con elargizione di monete non solo al popolo ma anche a chierici e canonici.
Il primo impegno del doge fu quello di rimettere in ordine, ancora una volta, il dissesto nelle finanze pubbliche dovute alle perdite in battaglia contro i turchi.
Con il suo nome furono coniati nuovi tipi di monete in argento (la cosiddetta [[lira Tron]] con la relativa mezza lira e il bagattino di rame), recanti tutte l’effigie del Doge, fatto che suscitò aspre reazioni e che venne in seguito proibito a partire dal Doge successivo. A tal riguardo la cronaca riportò molta soddisfazione sull'operato del doge che nel maneggio del denaro era sempre stato molto abile. Non furono toccate le fasce di popolazione meno abbienti ma fu introdotta invece una imposta sui patrimoni più consistenti.I suoi ultimi successori familiari, dal 1820 circa si spostarono al sud della penisola italica.
 
Fra i più conosciuti, come nella via del aviazione militare vi furono due fratelli vissuti ad Avellino, altri due fratelli nella zona metropolitana di napoli nel 1840 circa, nel campo della cinematografia muta,
 
infine agli inizi della prima guerra mondiale i restanti componenti della famiglia che nel corso degli anni modificarono il loro cognome da Trono ( o Tron) in Troncone.
 
tornarono nella zona nordica italiana dal alto Adige alla Lombardia, nella città di Bergamo, dove la famiglia vive attualmente ( XXI secolo).
== Dogato ==
Il dogato di Nicolò Tron fu breve ma intenso e durò venti mesi; la tragica perdita del figlio che fu ucciso dai turchi lo segnò profondamente. Egli proseguì la guerra contro i turchi che tentavano d'insidiare le colonie veneziane in Oriente (la guerra fu iniziata sotto il doge [[Cristoforo Moro]] nel [[1463]] e si sarebbe conclusa soltanto nel gennaio [[1479]] sotto il dogato di [[Giovanni Mocenigo]]).
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* {{cita libro |cognome = Gamberini di Scarfèa|nome = Cesare|titolo = Prontuario prezzario delle monete, oselle e bolle di Venezia|editore = Forni|città = Bologna|anno = 1969, ISBN 8827104283}}
* [[Carlo Maria Cipolla]]: ''Le avventure della lira''. Bologna, 1975
 
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