Pio Manzù: differenze tra le versioni

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==Biografia==
[[File:CardesignHfGofUlm.JPG|thumb|rightleft|La ''[[maquette]]'' dell'[[Glas 1004 Autonova Fam|Autonova Fam]] delprogettata delnel 1965]]
 
Figlio del celebre [[scultore]] [[Giacomo Manzù|Giacomo]], Pio Manzù completò gli [[liceo classico|studi liceali classici]] per poi trasferirsi alla [[Scuola di Ulm|Hochschule für Gestaltung]] di [[Ulma|Ulm]], con lo scopo di specializzarsi nel [[disegno industriale]], sotto la guida del [[designer]] e [[filosofo]] [[Argentina|argentino]] [[Tomás Maldonado]].
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Dopo la laurea, nel [[1964]], realizzò una serie di progetti per oggetti d'arredo e iniziò a collaborare con varie pubblicazioni internazionali, producendo articoli e disegni aventi per tema dominante il [[Progettazione di automobili|design automobilistico]]. Contemporaneamente continuò a frequentare la scuola di Ulm in qualità di assistente.
 
Nel [[1965]], con [[Fritz Bob Busch]] e [[Michael Conrad]], Manzù diede vita al gruppo progettuale [[Autonova]] le cui teorie e realizzazioni, improntate a un design fortemente relazionato alla conoscenza scientifica dei materiali e dei processi industriali, vennero subito notate dall'ingegner [[Dante Giacosa]] edella [[FIAT]] nonché dai dirigenti di varie industrie tedesche e italiane del settore automobilistico, quali [[NSU Motorenwerke|NSU]], [[Glas]], [[Pirelli (azienda)|Pirelli]], [[Recaro]], [[VDO]] e [[BASF]].
[[File:CardesignHfGofUlm.JPG|thumb|right|La ''[[maquette]]'' Autonova Fam del del 1965]]
Nel [[1965]], con [[Fritz Bob Busch]] e [[Michael Conrad]], Manzù diede vita al gruppo progettuale [[Autonova]] le cui teorie e realizzazioni, improntate a un design fortemente relazionato alla conoscenza scientifica dei materiali e dei processi industriali, vennero subito notate dall'ingegner [[Dante Giacosa]] e dai dirigenti di varie industrie tedesche e italiane del settore automobilistico, quali [[NSU Motorenwerke|NSU]], [[Glas]], [[Pirelli (azienda)|Pirelli]], [[Recaro]], [[VDO]] e [[BASF]].
 
[[File:!-FIAT-127p-1974-20130502-g.jpg|thumb|left|La [[Fiat 127]] prima serie del 1971]]
La collaborazione con queste importanti aziende, eassieme ilal supporto della carrozzeria torinese [[Sibona & Basano]], porterà alla realizzazione dei prototipi [[Glas 1004 Autonova Fam|Autonova Fam]], su meccanica [[Glas Serie 04|Glas 1004]], e [[NSU Prinz Autonova GT|Autonova GT]], subasata meccanicasulle NSU "[[NSU Prinz|NSU Prinz 1000 TT]]", nonché del modelloe "[[NSU Ro80|Ro80]]".
[[File:!-FIAT-127p-1974-20130502-g.jpg|thumb|left|La [[Fiat 127]] prima serie del 1971]]
La cooperazione con la [[FIAT]], pur auspicata da Giacosa, fu inizialmente avversata dall'atteggiamento diffidente della casa torinese nei confronti delle consulenze esterne, dalle quali si temeva un'insufficiente conoscenza dei processi di industrializzazione del prodotto. La prima esperienza, tuttavia, portò all'esecuzione di una ''[[concept car]]'' destinata all'uso di [[taxi]], realizzata nel [[1968]] su meccanica [[Fiat 850|850]] e con soluzioni tecniche e stilistiche d'avanguardia, che fondeva le sperimentazioni Autonova Fam e GT; la [[Fiat 850 City Taxi|City Taxi]], una sorta di [[utilitaria]] [[multispazio]] ''ante litteram'', non entrò in produzione, ma fornì la base sulla quale, pochi anni dopo, venne sviluppata la [[superutilitaria|citycar]] erede della storica [[Fiat Nuova 500|500]], la [[Fiat 126|126]].
 
La cooperazione con lacol [[FIATCentro Stile Fiat]], pur auspicata da Giacosa, fu inizialmente avversata dall'atteggiamento diffidente della casa torinese nei confronti delle consulenze esterne, dalle quali si temeva un'insufficiente conoscenza dei processi di industrializzazione del prodotto. La prima esperienza, tuttavia, portò all'esecuzione di una ''[[concept car]]'' destinata all'uso di [[taxi]], realizzata nel [[1968]] su meccanica [[Fiat 850|850]] e con soluzioni tecniche e stilistiche d'avanguardia, che fondeva le sperimentazioni di Autonova Fam e GT; la [[Fiat 850 City Taxi|City Taxi]], una sorta di [[utilitaria]] [[multispazio]] ''ante litteram'', non entrò in produzione, ma fornì la base sulla quale, pochi anni dopo, venne sviluppata la [[superutilitaria|citycar]] erede della storica [[Fiat Nuova 500|500]], la [[Fiat 126|126]].
[[File:' 11 - ITALY - Triennale Design Museum - Milan - Le fabbriche dei sogni - Parentesi.jpg|thumb|Lampade ''[[Parentesi (lampada)|Parentesi]]'' (1971) esposte alla [[Triennale di Milano]] del 2011]]
 
[[File:' 11 - ITALY - Triennale Design Museum - Milan - Le fabbriche dei sogni - Parentesi.jpg|thumb|left|Lampade ''[[Parentesi (lampada)|Parentesi]]'' (1971) esposte alla [[Triennale di Milano]] del 2011]]
La prova d'esordio convinse Giacosa ad affidargli, nello stesso anno, lo studio stilistico della [[Fiat 127|127]], una nuova vettura destinata a rivoluzionare il concetto di "auto popolare" e divenirne il modello di riferimento per la produzione mondiale del [[Anni 1970|successivo decennio]]. Pio Manzù non vide mai il suo progetto realizzato: infatti, mentre si recava alla presentazione della ''[[maquette]]'' definitiva alla dirigenza torinese, nel maggio del [[1969]] rimase vittima di un incidente stradale sulla "[[Autostrada A4 (Italia)|Torino-Milano]]", nei pressi del [[casello autostradale|casello]] di [[Brandizzo]], uscendo di strada con la 500 della moglie, probabilmente per un colpo di sonno; estratto ancora vivo dalle lamiere, ma in condizioni gravi, spirò in [[ambulanza]].<ref>Fonte: [http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?category=arti_e_letteratura/arti_figurative_arti_minori_e_arti_grafiche/biografie/&parentFolder=/Portale/sito/altre_aree/arte_e_letteratura/arti_figurative/&addNavigation=arti_e_letteratura/arti_figurative_arti_minori_e_arti_grafiche/biografie/&lettera=M&pathFile=/sites/default/BancaDati/Enciclopedia_online/M/ENCICLOPEDIA_UNIVERSALE_3_VOLUMI_VOL2_015806.xml Enciclopedia Treccani online]</ref>