Nuto Navarrini: differenze tra le versioni

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Entrato in compagnia con [[Isa Bluette]], Nuto Navarrini - il cui ''look'' era caratterizzato da una scriminatura centrale nei capelli e da un ampio sorriso - recuperò il suo amore per il [[jazz]] portando in giro per l'Italia la ''Jazz Revue'', che debuttò il 1º maggio [[1931]] e che concluse le repliche solo nel marzo dell'anno successivo<ref>Fonte: Adriano Mazzoletti, ''Il jazz in Italia'', vedi [http://books.google.it/books?id=24Hj8xt3u-0C Books.google.it]</ref>. Con Isa Bluette, Navarrini portò in scena anche una serie di riviste-operetta<ref name="Dt"/>: ''Madama Poesia'', ''Poesia senza veli'', ''Il ratto delle Cubane'', ''Questa è la verità''.
 
Dopo la morte di Isa Bluette e il suo nuovo sodalizio sentimentale e professionale con [[Vera Rol]], Navarrini, simpatizzante del [[fascismo]]<ref>Vedi: [http://www.laltraverita.it/aderirono_alla_rsi.htm Laltraverita.it]</ref>, creò spettacoli in funzione propagandistica rispetto al nascente regime: fra gli altri, ''Il diavolo nella giarrettiera'' (operetta di [[Giovanni D'Anzi]] portata in scena anche al Teatro Reinach di Parma nel febbraio [[1944]] dalla ''Compagnia di riviste Nuto Navarrini''<ref>Vedi: [http://www.lacasadellamusica.it/reinach/anni/1944.htm#2 Lacasadellamusica.it]</ref>) e ''I cadetti di Rivafiorita'', stagione [[1944]]-[[1945]], e che gli fecero ottenere una nomina ''[[ad honorem]]'' di capitano della [[Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale]] della [[Repubblica Sociale Italiana]] nel gruppo intitolato a [[Ettore Muti]]<ref name="Dt"/>.
 
L'ultimo spettacolo in questa chiave della compagnia Navarrini-Rol fu ''La Gazzetta del sorriso'': Vera Rol simboleggiava l'Italia molestata dagli USA rappresentati da un negro violentatore. Navarrini incluse nello spettacolo un motivetto - intitolato ''Tre lettere'' e scritto da D'Anzi - di contenuto chiaramente antipartigiano.