Askos: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Atarubot (discussione | contributi)
template citazione; prefisso " pp." ridondante
Nessun oggetto della modifica
Riga 6:
L'askos compare in Grecia verso il 480 a.C. e continua ad essere utilizzato lungo tutto il IV secolo a.C.; è riconoscibile dalla sua forma piatta e tonda, più larga che alta, e per un tubo (collo) con beccuccio, impostato ad una o a entrambe le estremità, collegato all'ansa leggermente arcuata che si estende lungo tutta la parte superiore, da un beccuccio all'altro o da una estremità del corpo al beccuccio sull'estremità opposta. La caratteristica forma del collo lo rende adatto a trattenere la fuoriuscita dei liquidi oleosi.
 
Gli askoi, benché non offrissero larghe superfici ai ceramografi, presentano decorazioni come le altre tipologie vascolari, frequenti sia a [[figure rosse]], sia a [[ceramica a vernice nera|vernice nera]]. Ne esistono varianti plastiche zoomorfe o addirittura antropomorfe bifronti di stile teatrale, uno stupendo esemplare è conservato nei [[Musei Vaticani]], ricorda addirittura le maschere del [[Teatro Kabuki]] tradizionale giapponese; una variante di dimensioni maggiori e con corpo profondo a forma di uccello è frequente nella [[ceramica italiota]], e in quella [[ceramica apula|apula]] in particolare; gli askoi [[vasi canosini|canosini]], ancora più grandi, derivano da una tipologia indigena presente nella [[ceramica daunia]].
 
== Bibliografia ==