Amalasunta: differenze tra le versioni

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|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = [[495]]/[[500]]
|LuogoMorte = Un'isolaIsola del lago di BolsenaMartana
|GiornoMeseMorte = 30 aprile (?)
|AnnoMorte = 535
|Attività =
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Alla morte del figlio, avvenuta il 2 ottobre [[534]], Amalasunta divenne regina a tutti gli effetti e si associò al trono il cugino [[Teodato]], [[duca di Tuscia]], con l'intento di rafforzare la propria posizione. Teodato era infatti uno dei più influenti esponenti della nobiltà gota, ma anche educato alla greca e proprietario in Toscana di grandi latifondi, che aveva offerto a Giustiniano in cambio di proprietà e onori imperiali, tra i quali un posto in Senato. Teodato poteva essere un elemento di equilibrio nella politica perseguita da Amalasunta, rassicurando gli elementi goti all'interno e garantendo, all'esterno, i buoni rapporti con l'Impero d'Oriente.
 
Non sono chiari tutti gli aspetti del complesso gioco politico nel quale finì per cadere Amalasunta, né quale sia stato il ruolo di Giustiniano attraverso il suo ambasciatore Pietro che, secondo Procopio, avrebbe avuto contatti con Teodato prima e dopo la decisione di relegare la regina su unsull'[[isola Martana]], nel [[lago di Bolsena]], dove nel [[535]], forse il 30 aprile, fu strangolata nel bagno da parenti di quei Goti che ella aveva ordinato di assassinare.
 
Giustiniano, che pure aveva riconosciuto la legittimità del regno di Teodato, prese a pretesto l'assassinio di Amalasunta per iniziare la [[Guerra gotica (535-553)|guerra gotica]], che avrebbe visto i Goti fronteggiare i Bizantini per molti anni.