Tiberio Sempronio Longo (console 218 a.C.): differenze tra le versioni

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Dopo l'elezione di Flaminio, ritornò al campo invernale delle sue legioni.<ref>{{cita|Livio|XXI, 63}}</ref>.
 
Nel 215 a.C., Sempronio si scontrò con [[Annone il(figlio Vecchiodi Bomilcare)|Annone]] a [[Grumentum]] (in [[Lucania]], attuale [[Basilicata]]). L'esercito di Sempronio fece 2.000 morti nelle linee nemiche e più di 280 prigionieri, cacciando Annone dalla Lucania verso il [[Bruttium]] (attuale [[Calabria]]) e permettendo quindi a Roma di riconquistare e mettere a ferro e fuoco (poiché avevano parteggiato per Annibale) le città di ''[[Vercellium]]'' (probabilmente l'attuale [[Circello]], in [[provincia di Benevento]]), ''[[Vescellium]]'' (probabilmente l'attuale [[Serra Viscilli]]) e ''[[Sicilinum]]'' (che qualcuno ha identificato con [[Ciciliano]] ad Est di [[Tivoli]]). Più di 5.000 prigionieri furono venduti all'asta, il resto del bottino fu distribuito ai soldati e l'esercito venne ricondotto a [[Luceria]].<ref>{{cita|Livio|XXIII, 37.10-13}}.</ref>
 
Fu in seguito ''[[Decemviri|decemvir sacris faciundis]]'' e morì nel [[210 a.C.]].