Battaglia del Golfo di Vella: differenze tra le versioni

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Dopo la riuscita della missione di rifornimento del 2 agosto, i giapponesi organizzarono una seconda operazione per rimpinguare la loro guarnigione a Kolombangara: i cacciatorpediniere {{nave||Hagikaze|cacciatorpediniere|2}}, {{nave||Arashi|cacciatorpediniere|2}}, {{nave||Shigure|cacciatorpediniere|2}} e {{nave||Kawakaze|cacciatorpediniere|2}} presero a bordo 820 uomini e 50 tonnellate di materiale tra provviste, munizioni e altro, poi alle 05:00 del 6 agosto salparono da [[Rabaul]]. Il viaggio proseguì tranquillo per tutto il giorno, nonostante l'avvistamento di alcuni ricognitori statunitensi, e alle 23:20 le navi giapponesi passarono a nord-ovest di Vella Lavella, penetrando nel golfo che la divideva da Kolombangara.<ref name="Millot-497">{{Cita|Millot|p. 497}}</ref><ref name="digilander.libero.it">{{cita web|http://digilander.libero.it/secondaguerra/agosto3.html|Battaglia del Golfo di Vella su digilander.libero.it|28 luglio 2012}}</ref>
 
Le unità nipponiche non si erano però accorte della presenza di 6 cacciatorpediniere statunitensi, concetratisiconcentratisi nel golfo a seguito dell'allerta lanciato da uno dei ricognitori. Il Task Group T.G. 31-2 riuniva la 12ª ({{nave|USS|Dunlap|DD-384|2}}, ''Craven'', ''Maury'') e la 15ª divisioni cacciatorpediniere (''Lang'', ''Sterett'', ''Stack'') ed era stato portato nel settore dal suo comandante (commodoro Moosbrugger)<ref name="digilander.libero.it"/>, certo che i giapponesi avrebbero seguito la stessa rotta del 2 agosto, calando cioè da nord-nord-ovest. Tre minuti dopo l'arrivo delle unità nipponiche, il T.G. 31-2 proveniente da sud accostò a nord-nord-est su due file parallele, e alle 23:33 il [[radar]] individuò i nemici a 18.000 metri sulla rotta immaginata dal comandante statunitense.<ref name="Millot-499">{{Cita|Millot|p. 499}}</ref> [[File:USS_Dunlap_(DD-384)_off_the_Mare_Island_Navy_Yard,_California,_10_May_1942_(USN_Photo_No_19-N-30007).jpg|thumb|left|Il cacciatorpediniere ''Dunlap'' in navigazione nel maggio 1942]] Alle 23:39 egli ordinò alla 15ª divisione di [[Taglio del T|sbarrare la T]] ai giapponesi, mentre all'altra formazione fece mantenere la rotta per trovarsi sulla sinistra dei [[cacciatorpediniere]] nipponici. Questi avvistarono confusamente il ''Lang'', lo ''Sterett'' e lo ''Stack'' di [[prua]] alle 23:42, ma in contemporanea una vedetta dello ''Shigure'' lanciò un urlo d'avvertimento: "Scie bianche e oggetti neri!". Erano i siluri lanciati un minuto prima dagli altri 3 vascelli statunitensi. Lo ''Shigure'' accostò a dritta appena in tempo evitando gli ordigni di misura, ma così non accadde al ''Kawakaze'', all<nowiki>'</nowiki>''Arashi'' e all<nowiki>'</nowiki>''Hagikaze'', ognuno dei quali fu colpito da due [[Siluro|siluri]] alle 23:45.<ref name="Millot-500">{{Cita|Millot|p. 500}}</ref> Lo ''Shigure'' lanciò qualche siluro che non andò a segno poi, dopo aver diretto a nord emettendo cortine fumogene, tornò indietro alle 23:51 per meglio capire cosa stesse accadendo e avvistò vampate di cannone all'orizzonte, segno che gli statunitensi stavano finendo i [[cacciatorpediniere]] danneggiati. Il fragore cessò alle 00:10 e cinque minuti più tardi il comandante giapponese decise di ritirarsi: lo ''Shigure'' fece ritorno a [[Rabaul]] la notte successiva.<ref name="Millot-500">{{Cita|Millot|p. 500}}</ref>
 
==Conclusioni e conseguenze==