Anna Canalis di Cumiana: differenze tra le versioni

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Non fu regina, era consorte morganatica!!!
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{{Aristocratico
{{Monarca
|nome = Anna Canalis di Cumiana
|immagine =
|legenda =
|stemma =
|titolo = [[RegnoMarchesato di Sardegna (1720-1861)Spigno|Regina consorteMarchesa di SardegnaSpigno]]
|sottotitolo =
|regno =
|inizio regno = 12 agosto [[17301731]]
|fine regno = 13 aprile [[1769]]
|incoronazione =
|investitura =
|predecessore = [[AnnaFrancesco MariaDomenico diDel Borbone-Orléans]]Carretto
|erede =
|successore = [[AnnaPietro Cristina Luisa del Palatinato-Sulzbach]]Novarina
|nome completo = Anna Carlotta Teresa Canalis di Cumiana
|trattamento = Altezza reale
|onorificenze =
|altrititoli = Contessacontessa di [[Cumiana]]
|data di nascita = 23 aprile [[1680]]
|luogo di nascita = [[Torino]]
|data di morte = 13 aprile [[1769]]
|luogo di morte = [[Pinerolo]]
|luogo di sepoltura = Conventoconvento della Visitazione, [[Pinerolo]]
|casa reale = [[Casa Savoia|Savoia]]
|dinastia =
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|PostNazionalità =
|Categorie = no
|FineIncipit = fu la moglie morganatica di [[Vittorio Amedeo II di Savoia]] e [[Marchesato di Spigno|marchesa di Spigno]]
|Punto =
|Immagine =
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== La vita a corte ==
Anna Carlotta Teresa Canalis di Cumiana nacque a [[Torino]] nell'aprile del [[1680]] da Francesco Maurizio Canalis, Conte di Cumiana e dalla moglie Monica Francesca San Martino d'Agliè. Anna venne educata presso le suore del Conventoconvento della Visitazione di Torino e fu introdotta nel [[1695]] presso la corte di [[Casa Savoia]], lì fu nominata [[Damadama di compagnia]] di [[Maria Giovanna Battista di Savoia]], madre del regnante [[Vittorio Amedeo II di Savoia]].
Il 21 aprile [[1703]] sposò [[Ignazio Francesco Novarina]] conte di San Sebastiano dal quale ebbe sette figli, il matrimonio fu voluto da Maria Giovanna in persona che, avendo Anna entro la propria corte personale, poté accorgersi del fatto che il figlio guardava alla giovane dama ancora nubile<ref name="ReferenceA">Vitelleschi, Marchese: The romance of Savoy, Victor Amadeus II. and his Stuart bride Volume II, Harvard College Library, New York, 1905</ref>. Il primo figlio della coppia venne da molti ritenuto come figlio di Vittorio Amedeo, ma il marito lo riconobbe come proprio. Durante la permanenza a corte Anna fu la confidente del re al posto della sua legittima moglie [[Anna Maria di Orléans]] e solo nel [[1723]] ella lasciò la corte torinese al seguito del marito che in essa aveva compiuto una buona carriera. La sua lontananza durò poco, il 25 settembre [[1724]] Ignazio morì lasciandola vedova in una relativa scarsità di mezzi, Vittorio Amedeo la richiamò dunque a corte nominandola dama di compagnia di [[Polissena d'Assia-Rheinfels-Rotenburg]], moglie di [[Carlo Emanuele III di Savoia]], il [[Principeprincipe ereditario]].
 
== Il matrimonio morganatico ==
Nell'agosto del [[1728]] la regina Anna Maria morì dopo una serie di attacchi cardiaci<ref name="ReferenceA"/> e il 12 agosto del [[1730]] nella Cappella Reale di Torino Vittorio Amedeo sposò Anna incon un [[matrimonio morganatico]] dopo aver ottenuto il permesso da [[Papa Clemente XIII]]. Anna era ancora bella a dispetto dei suoi quasi cinquant'anni e come dono di nozze Vittorio Amedeo la creò Marchesa[[marchesato di [[Spigno|marchesa Monferratodi Spigno]], un paese che era stato un [[Feudofeudo]] del [[Sacro Romano Impero]] e che era stato preso in bottino dai Savoia dopo la [[Guerraguerra di successione spagnola]] e che prima era appartenuto a un fratello illegittimo del re<ref name="Symcox, Geoffrey 1730">Symcox, Geoffrey: Vittorio Amedeo II. L'assolutismo sabaudo, 1675-1730, Torino, 1989</ref>.
La coppia rese pubblico il proprio matrimonio nel mese di [[settembre]] con grande costernazione della corte. Nella stessa circostanza, il Rere annunciò anche la propria intenzione di abdicare, cosa che fece subito dopo nel [[Castello di Rivoli]], lasciando il trono al secondogenito Carlo Emanuele che era subentrato al fratello maggiore [[Vittorio Amedeo di Savoia (1699-1715)]].
MaritoI e moglieconiugi presero quindi residenza al [[Castello di Chambéry]] portando con sé una piccola quantità di servitori. L'anno dopo Vittorio Amedeo fu colpito da un [[Ictus]] e comunicò al figlio la volontà di tornare sul trono<ref name="Symcox, Geoffrey 1730"/>. Carlo Emanuele reagì arrestandolo e portandolo al [[Castello di Moncalieri]], mentre Anna venne portata ad una casa per prostitute che si erano ravvedute presso il Castello di [[Ceva]] e solo dopo le fu concesso di tornare a Rivoli insieme al marito. Forse per la malattia Vittorio Amedeo non prese bene il ricongiungimento e la accusò violentemente di essere la causa di tutte le sue sfortune<ref name="Symcox, Geoffrey 1730"/>. Vittorio Amedeo, tenuto prigioniero presso il Conventomonastero di San Giuseppe in Carignano morì nel settembre del [[1732]] e Anna fu portata al Convento della Visitazione di [[Pinerolo]] dove morì nel [[1769]] dove fu sepolta in una tomba senza lapide.<ref>Gontier, p. 179</ref>
 
== Discendenza ==
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== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
 
* Mario Gontier, ''Una carrozza per Pinerolo'', Alzani, Pinerolo 1995.
== Voci correlate ==
* [[Marchesato di Spigno]]
* [[Vittorio Amedeo II di Savoia]]
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