Papa Vittore II: differenze tra le versioni

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{{Papa della Chiesa cattolica
|nome=Papa Vittore II
|immagine=[[File:Papa Vittore II.jpg|250px|]]
|titolo = 153º papa della Chiesa cattolica
|elezione= settembre [[1054]]
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|Categorie = no
|ForzaOrdinamento = Vittore 02
|Attività = papa
}}
 
== Biografia ==
===Formazione e carriera ecclesiastica===
Parente dell'imperatore [[Enrico III il Nero|Enrico III]], suo padre era un barone della [[Svevia]], il conte Harwig von Calw. A soli 24 anni fu nominato, su insistenza del [[diocesi di Ratisbona|vescovo di Ratisbona]] e zio dell'imperatore Enrico III, anch'egli di nome Gebhard, vescovo di [[Diocesi di Eichstätt|Eichstatt]]. In questo ruolo appoggiò gli interessi dell'Imperatore e divenne infine uno dei suoi più stretti consiglieri.
 
===L'elezione===
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In Italia cercò appoggi potenti e li trovò in [[Goffredo il Barbuto|Goffredo I di Toscana]], l'uomo più potente della penisola. Egli aveva sposato [[Beatrice di Lotaringia]], vedova di [[Bonifacio III di Canossa]] (ucciso nel 1052), da cui aveva avuto una figlia, [[Matilde di Canossa|Matilde]] (nata nel 1046). L'imperatore Enrico III aveva cercato di ostacolarlo in tutti i modi fino a prendere in ostaggio Beatrice e la piccola Matilde e portarle in Germania. Morto l'imperatore Enrico III (ottobre [[1056]]), Vittore II si ritrovò a gestire la sorte di questi potenti ostaggi. Con l'aiuto dei consigli di Ildebrando, riuscì a far fare la pace tra Agnese, vedova dell'imperatore, e Goffredo, al quale furono restituite la moglie e la figliastra, oltre al territorio della [[Lorena]]. Risolto questo problema lasciò la Germania ed affidò all'arcivescovo Annone di Colonia la tutela dell'imperatrice Agnese e del suo figliuolo Enrico, il futuro Enrico IV, di appena sei anni.
 
Le fatiche dei viaggi lunghi ed estenuanti lo fiaccarono notevolmente, tanto che morì, ad appena 40 anni, durante il viaggio di ritorno verso [[Roma]] di malaria nei pressi di [[Arezzo]], dove si era fermato per ricomporre una diatriba tra i vescovi di Arezzo e Siena.
 
La corte di Vittore desiderava portare le sue spoglie nella cattedrale di [[Eichstätt]] per la sepoltura. Ma prima che raggiungesse la città, il feretro venne preso da alcuni cittadini di [[Ravenna]] e quindi sepolto nella chiesa di Santa Maria Rotonda, lo stesso luogo di sepoltura di [[Teodorico il Grande]].