Petite messe solennelle: differenze tra le versioni

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Ecco dunque che la ''Petite messe'' può essere considerata il testamento spirituale di Rossini, forse già presago della sua prossima morte.
 
La messa fu eseguita per la prima volta il 14 marzo [[1864]] con [[Carlotta Marchisio]] e [[Barbara Marchisio]], presso la cappella di famiglia della contessa Louise Pillet-Will, moglie del banchiere Pillet-Will e dedicataria della composizione. All'evento, che fu dato in forma privata, furono invitati anche alcuni critici musicali e musicisti, come [[Giacomo Meyerbeer]], [[Daniel Auber]] e [[Ambroise Thomas]]. Rossini stesso seguì i preparativi per l'esecuzione. Il coro era formato da studenti del Conservatorio, scelti tra i migliori; al pianoforte suonarono Georges Mathias e Andrea Peruzzi, mentre [[Albert Lavignac]], allora solo diciottenne, suonava l'armonium. Le parti dei soli furono cantate dalle sorelle Marchisio, [[Carlotta Marchisio|Carlotta]] (soprano) e [[Barbara Marchisio|Barbara]] (contralto), Italo Gardoni (tenore) e Luigi Agnesi (basso). La messa ottenne grande successo e fu replicata altre volte.
 
L'opera si compone di quattordici pezzi ricchi di inventiva armonica e melodica e si inserisce fra le composizioni di spiccata originalità, fornite di un'alternanza tra musica da chiesa e musica profana: il [[Kyrie Eleison|Kyrie]] per soli, coro, pianoforti e armonium; il [[Gloria in excelsis Deo|Gloria]] per soprano solo e coro, pianoforti e armonium; il Gratias agimus, un terzetto per [[mezzosoprano]], [[tenore]] e [[basso (voce)|basso]]; il Domine Deus, pagina affidata al tenore e preceduta da una introduzione pianistica; il Qui tollis, duetto tra [[soprano]] e [[contralto]] introdotto anch'esso dal pianoforte; il Cum Sancto Spiritu per soli e coro che conclude la prima parte dell'opera.