Fabulae: differenze tra le versioni

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===Dedalo===
[[File:Landon-IcarusandDaedalus.jpg|thumb|Dedalo incita il figlio al volo, dipinto dell'artista francese [[Charles Paul Landon]], 1799, [[Alençon]], Musée des Beaux-Arts et de la Dentelle.]]
[[Dedalo]] era figlio di Epalameo il quale si dice avesse ereditato il dono della costruzione da parte di Minerva. Per invidia uccise il figlio di sua sorella Perdice: Talo, perché lo aveva superato nella bravura costruendo un enorme tetto. Così, per la sua grande arte di costruttore, fu scelto da [[Minosse]] e si recò da Atene nell'isola di Creta per costruire il labirinto del Minotauro.
 
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===Edipo===
[[File:IngresOdipusAndSphinx.jpg|thumb|''[[Edipo e la Sfinge]]'', di [[Jean Auguste Dominique Ingres]], c. 1805]]
Dopo che [[Edipo]], figlio di Laio e Giocasta superò l'età di fanciullo, diventò fortissimo tra tutti i quali provavano per lui molta invidia. E dato che era anche molto intelligente, Polibo decise di mandarlo nella città di [[Delfi]] ove risiedevano i suoi veri genitori. Ben presto Edipo pretese di diventare il re e così si accese una forte disputa tra lui e Laio (di cui non conosceva la paternità) e Edipo lo uccise. Morto Laio, Creonte occupò il trono, esiliò Edipo e mise una [[Sfinge]], figlia di [[Tifone (mitologia)|Tifone]], nelle zone di [[Tebe (Grecia)|Tebe]] in [[Beozia]] affinché tormentasse gli abitanti. La Sfinge tormentava i passanti formulandole degli enigmi: “Quale animale ha quattro, tre, due gambe e che contrariamente alle leggi del più forte se ha più gambe è più debole?”. Dato che nessuno sapeva rispondere, la Sfinge divorava i malcapitati. Edipo si recò in Beozia per ascoltare gli indovinelli della Sfinge e li seppe risolvere, pretendendo in sposa Giocasta, sua madre. La profezia della Sfinge si era avverata e dall'unione di Edipo e Giocasta nacquero [[Eteocle]], [[Polinice]], [[Antigone (figlia di Edipo)|Antigone]] e [[Ismene]]. Tuttavia la pace nel regno durò poco perché un terribile flagello e una carestia si abbatterono su Tebe. Edipo interrogò il celebre indovino [[Tiresia]] il quale rispose che la peste sarebbe sparita se la morte di Lico fosse stava vendicata. Meneceo, padre di Giocasta per la disperazione si gettò da un muro. Edipo infuriato sosteneva che Lico fosse morto per mando dei banditi di un “trivio” e che suo vero padre fosse Polibo. Tuttavia dopo un po' di tempo Edipo cominciò a credere che davvero lui avesse ucciso il padre Lico e la situazione precipita quando viene informato della morte di Polibo, suo tutore.<br />Alla notizia Giocasta perse la ragione si uccise, mentre Edipo si accecò con degli spilli. Di seguito, ceduto il trono nuovamente a Creonte, Edipo fuggì con Antigona.