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{{nota disambigua|l'omonima casa editrice|[[Congedo Editore]]|congedo}}
{{nota disambigua|l'omonimo inno [[Goliardia|goliardico]]|[[Il commiato]]|commiato}}
Un '''invio''' (in francese '''envoi'''), altrimenti detto in lingua italiana '''commiato''', '''congedo'''
Nei generi dialogati, come la ''[[tensó]]'', a ogni interlocutore corrisponde una ''tornada'' finale. In alcuni componimenti poetici medievali della lirica castigliana la ''tornada'' viene chiamata ''finida'', ''fin'' o ''fin y cabo'' (''fiinda'' nella lirica [[galiziano-portoghese]]). Dante, nel Convivio, fa riferimento alla tornada:▼
Spesso contiene informazioni utili sul componimento (ad esempio luogo e data in cui è stato composto) e sullo stesso autore.
{{quote|... dico che generalmente si chiama in ciascuna canzone 'tornata', però che li dicitori che prima usaro di farla, fenno quella perché, cantata la canzone, con certa parte del canto ad essa si ritornasse (''Convivio'', II, cap. XI [XII], 2).}}</ref>), è una breve strofa o [[stanza (poesia)|stanza]] posta alla fine di un [[poesia|componimento poetico]], usata per rivolgersi al suo destinatario (una persona reale o immaginaria) oppure per commentare un fatto o il tema narrato nel corpo della composizione poetica.▼
▲Nei generi dialogati, come la ''[[tensó]]'', a ogni interlocutore corrisponde una ''tornada'' finale
▲{{quote|... dico che generalmente si chiama in ciascuna canzone 'tornata', però che li dicitori che prima usaro di farla, fenno quella perché, cantata la canzone, con certa parte del canto ad essa si ritornasse (''Convivio'', II, cap. XI [XII], 2).}}</ref>
==Forma==
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