Gran Premio d'Olanda 1976: differenze tra le versioni

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Nella prima giornata di prove il miglior tempo venne fatto segnare da [[James Hunt]], in 1'21"75, davanti ai primi due del [[Gran Premio d'Austria 1976|Gran Premio d'Austria]] [[John Watson (automobilismo)|Watson]] e [[Jacques Laffite]]. Quarto fu Reutemann, penalizzato da una rottura del motore e da un muletto in cui le sospensioni posteriori erano poco confacenti allo stile di guida dell'argentino. Regazzoni colse solo il quindicesimo tempo; cioò fu dovuto non solo alle precarie condizioni fisiche dello svizzero, ma anche dal fatto che sulla [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] le nuove gomme, provate dagli altri ''team'' già in Austria, non riuscivano a essere performanti.<ref>{{cita news|titolo=Hunt ha già il miglior tempo|data=28-8-1976|accesso=9-3-2012|pubblicazione=[[La Stampa]]|pagina=13}}</ref>
 
Al sabato [[Ronnie Peterson]] conquistò la ''pole'', undicesima per lui nel mondiale (ultima nel [[Gran Premio d'Argentina 1974]] con la [[Team Lotus|Lotus]]), e quinta per la [[March]] (essa rappresenta la ''pole'' ultima per la casa britannica nel mondiale), che batté Hunt per soli otto decimicentesimi. In seconda fila si inserì [[Tom Pryce]] della [[Shadow]], davanti a Watson, mentre [[Clay Regazzoni]] ottenne il quinto tempo, a circa mezzo secondo dal ''poleman''.
 
Lo svizzero individuò negli pneumatici il vero problema della sua vettura, tanto che dichiarò: