Immagine cinematografica: differenze tra le versioni
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{{quote|align=center|Vedere è per noi una necessità. Anche per il pittore il problema è vedere. Ma mentre per il pittore si tratta di scoprire una realtà statica, o anche un ritmo se vogliamo, ma un ritmo che si è fermato nel segno, per un regista il problema è cogliere una realtà che si matura e si consuma, e proporre questo movimento, questo arrivare e proseguire come una nuova percezione.<ref>{{cita web|url=http://aforismi.meglio.it/aforisma.htm?id=321b|titolo=Aforisma Michelangelo Antonioni|accesso=9 agosto 2009}}</ref>|[[Michelangelo Antonioni]]}}
L''''immagine cinematografica'''
L'immagine cinematografica si differenzia dall'[[immagine]] in senso stretto perché non è statica e sempre uguale, ma si trasforma attraverso il movimento non solo degli esseri e degli oggetti ripresi, ma anche della [[macchina da presa]], o quelli derivati dal [[montaggio]], dalle dissolvenze, dagli stacchi, dal cambio della [[messa in scena]].<ref name=Pescatore>{{cita libro|nome=Guglielmo|cognome=Pescatore|titolo=Il narrativo e il sensibile|editore=Alberto Perdisa Editore|città=Bologna|anno=2002}}</ref>
La '''fotografia cinematografica''' è anch'essa una componente dell'immagine cinematografica, tuttavia quest'ultima include anche l'elemento sonoro, invece estraneo alla fotografia.<ref>{{cita web|url=http://www.laregiacomeperfezione.it/fotograf.htm|titolo=La fotografia cinematografica|editore=laregiacomeperfezione.it|accesso=10 dicembre 2014}}</ref>
==Aspetti artistici==
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