Luca Ricci (scrittore): differenze tra le versioni

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Luca Ricci si dedica alla scrittura dopo aver abbandonato la Scuola d'Arte drammatica Paolo Grassi.
 
''Duepigrecoerre d'amore'' (Addictions 2000). L'esordio è un libro di 26 microracconti in cui i protagonisti sono sempre un Lui e una Lei e i temi sono quelli amorosi. Raul Montanari, nella sua prefezioneprefazione, parla di "una voce giovane, ma di una giovinezza malata, minata da un'intelligenza divorante, minacciosa".
 
''Il piede nel letto'' (Alacràn 2005, premio Cocito Montà d'Alba). Un libro di 28 racconti che parla ancora di coppie, con o senza figli, per il quale Linnio Accorroni su Stilos scrive: "Tanto di cappello, di fronte a questa vocazione sbrigliata e faconda che rivela un talento giovanissimo, educato al magistero di Maupassant".
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''L'amore e altre forme d'odio'' ([[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]] 2006, [[Premio letterario Piero Chiara|Premio Chiara]]) . Un libro di 21 racconti che prosegue nello scavo amoroso e famigliare. Nel risvolto di copertina Guido Davico Bonino parla di "stile minuzioso e traslucido che fa di Luca Ricci uno dei più originali giovani scrittori degli ultimi anni".
 
''La persecuzione del rigorista'' ([[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]] 2008). Un racconto lungo che narra la storia di un prete mandato in un paese sperduto nellsull'appennino tosco-emiliano dove incontroincontra un calciatore dilettante infallibile dal dischetto del rigore, ovvero una rivisitazione contemporanea dello scontro eterrno tra il cinismobene e la graziamale. Marco Belpoliti sull'Espresso scrive che "è probabilmente il più bel romanzo italiano dell'ultimo anno".
 
''Come scrivere un bestseller in 57 giorni'', ([[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]] 2009). Una favola nera travestita da manuale di scrittura creativa che riflette sul fenomeno della letteratura d’intrattenimento e della cultura bestsellerista. Francesco Longo sul Riformista scrive: "... è un falso manuale di scrittura, molto divertente e intelligente, che mentre fa l'elogio della scrittura "per tutti" costruisce un testo elitario, pieno di allusioni e occhiolini".
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''Fantasmi dell'aldiquà ''(La scuola di Pitagora 2014). Un libro di 12 racconti che è una piccola auto-antologia rispetto al corpus di short stories scritte nel passato, con tre inediti. Mario Andrea Rigoni nel risvolto parla di "fantastico dissimulato, quello che percorre le torbide trame dei nostri rapporti familiari".
 
<nowiki> </nowiki>Luca Ricci ha inoltre pubblicato racconti su <em>Il Caffè illustrato<em>, </em>Nuovi Argomenti<em>, </em>Nazione Indiana<em> e minima&moralia</em>minima&moralia. Ha scritto racconti per <em>RadioRai3</em> e per il <em>Messaggero</em>. Ha portato in giro per l’Italia “I dieci comandamenti del racconto breve” e il reading spettacolo “Nessuna enfasi: cinque racconti letti e illuminati”. Ha tenuto per la scuola Holden i corsi “Scrivere un racconto che piacerebbe al New Yorker” e "Scrivere un best seller, analisi delle scritture da classifica". Ha pubblicato singoli racconti in digitale: ''L’acciambellato'' (I Corsivi del Corriere della Sera 2013) e ''Ferragosto addio! ''(Quanti Einaudi 2013). Ha riadattato per il teatro alcuni racconti nell'anti-commedia "Piccola certezza". Ha curato il libro di racconti e testimonianze ''Sosteneva Tabucchi ''(Felici Editore 2013), con contributi di autori pisani o legati a Pisa come Athos Bigongiali, Marco Malvaldi, Ugo Riccarelli. Nell’antologia ''La terra della prosa ''(L’orma editore 2014), il critico Andrea Cortellessa lo definisce "il virtuoso più consumato della tecnica del racconto in Italia".
== Bibliografia ==
* ''Duepigrecoerre d’amore'' (Addictions, 2000)