1. Panzerarmee: differenze tra le versioni

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== Vita operativa==
Il 23 giugno 1941, ad appena un giorno dall'inizio dell'Operazione Barbarossa e quando era avanzata di soli 80 km, il 1. Panzergruppe venne violentemente attaccato dalle ingenti forze corazzate sovietiche del generale [[Michail Petrovič Kirponos|Kirponos]]. Fino al 30 giugno le Panzer-Division furono impegnate a respingere gli attacchi di circa 1.500 carri armati sovietici nella [[Battaglia di Dubno]] rischiando più volte di essere sopraffatte e di rimanere accerchiate. Dopo aver definitivamente respinto ed inflitto gravissime perdite alle truppe corazzate di Kirponos, von Kleist sfondò la [[Linea Stalin]] il 7 luglio e partecipò alla chiusura della [[Battaglia di Uman'|sacca di Uman']] e alla sua liquidazione dal 16 luglio al 6 agosto. Terminati gli scontri a Uman' il 1. Panzergruppe venne convogliato da Hitler nella grande manovra di [[battaglia di Kiev (1941)|accerchiamento su Kiev]] assieme al 2. Panzergruppe di Guderian, distaccato momentaneamente dal Gruppo d'Armate Centro. La sacca venne chiuse il 15 settembre e Kiev cadde il 26, consegnando ai tedeschi 665.000 prigionieri. Nel mese di ottobre il 1. Panzergruppe venne rinominato in 1. Panzerarmee. Con la caduta di Kiev il generale von Kleist si diresse verso sud per poi [[Battaglia del Mar d'Azov|avanzare lungo le coste del Mar d'Avoz]] ed [[Battaglia di Rostov (1941)|occupare Rostov sul Don]] il 21 novembre. Tuttavia la posizione tedesca era troppo precaria e il 27 novembre i sovietici ripresero la città. In previsione della nuova campagna estiva del 1942 la 1. Panzerarmee partecipò a maggio alla [[Seconda battaglia di Char'kov]], per eliminare la testa di ponte sovietica sul Donec presso Izym.
 
Con l'avvio dell'[[Operazione Blu]] la 1. Panzerarmee rappresentò la punta di diamante del nuovo [[Heeresgruppe A|Gruppo d'armate A]] del feldmaresciallo [[Wilhelm List|List]]. Il 9 luglio le truppe di von Kleist, riorganizzate in tre Panzer-Division e una divisione motorizzata delle Waffen-SS, entrarono in azione nella regione del Donec partecipando al fallimentare accerchiamento su [[Millerovo]] e alla presa di Rostov il 23 luglio. Con la caduta di Rostov la 1. Panzerarmee dilagò rapidamente nella steppa del [[Battaglia del Caucaso|Caucaso]] fino ad occupare il 9 agosto gli importantissimi pozzi petroliferi di [[Maykop]]. Successivamente, con il dirottamento su [[Battaglia di Stalingrado|Stalingrado]] di ingenti riserve a causa dell'audace resistenza sovietica, il fronte rimase stabile fino quando, il 19 novembre, scattò la [[Operazione Urano|controffensiva sovietica]] per accerchiare la 6. Armee tra il Volga e il Don. Il 21 novembre von Kleist prese il comando del Gruppo d'armate A e la guida della 1. Panzerarmee passò al generale von Mackensen. Con il crollo dell'intero fronte tedesco sul Don ([[Operazione Piccolo Saturno]]), l'accerchiamento della 6. Armee a Stalingrado e il fallimento [[Operazione Tempesta Invernale|dell'offensiva di von Manstein]] per liberare il generale Paulus venne deciso di ritirare l'intero Gruppo d'armate A dal Caucaso per evitarne l'isolamento e la distruzione. La 1. Panzerarmee venne così salvata da distruzione certa facendola evacuare attraverso Rostov nel gennaio 1943. Completata con successo l'evacuazione dal Caucaso, la 1. Panzerarmee venne inquadrata nel [[Heeresgruppe Don|Gruppo d'armate Don]] del feldmaresciallo von Mastein, costituito il 27 novembre 1942 per bloccare l'inarrestabile offensiva invernale sovietica. Riaggregata al ricostituito Gruppo d'armate Sud, tra il 19 febbraio e il 23 marzo 1943 i carri del generale von Mackensen parteciparono attivamente alla brillante controffensiva tedesca del feldmaresciallo von Manstein per riconquistare l'importante città di [[Terza battaglia di Char'kov|Char'kov]] e bloccare definitivamente l'avanzata sovietica nell'Ucraina orientale.