Omar II ibn 'Abd al-'Aziz: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Botcrux (discussione | contributi)
Riga 17:
}}
 
Diversamente dagli altri califfi omayyadi, ascese a tale carica per nomina, anziché per via ereditaria come i suoi predecessori. Era comunque bis-nipote del successore del Profeta secondo califfo [[Umar ibn al-Khattab|ʿUmar ibn al-Khaṭṭāb]], cugino del califfo [[Sulayman ibn Abd al-Malik|Sulaymān ibn ʿAbd al-Malik]] e figlio di [['Abd al-'Aziz ibn Marwan|ʿAbd al-ʿAzīz b. Marwān]], governatore dell’[[Egitto]], al quale il fratello, il califfo [[al-Walid I ibn Abd al-Malik|al-Walīd b. ʿAbd al-Malik]] aveva in un primo tempo promesso la successione. Gli succederà il cugino, figlio di al-Walīd ibn ʿAbd al-Malik, [[Yazid II ibn 'Abd al-Malik|Yazīd II]].
 
== Biografia ==
Riga 27:
Tutte le terre confiscate dai califfi precedenti furono ridistribuite, e ʿUmar II non accettò quasi mai doni, imponendo a sua moglie di donare i propri gioielli al ''Bayt al-māl'' (l'erario pubblico). Avviò importanti riforme fiscali, tassando la proprietà anziché le persone. Durante il suo regno fece destituire diversi governatori che si comportavano ingiustamente verso i sudditi. Fece applicare rigorosamente la ''[[shari'a|sharīʿa]]'', vietando il consumo di alcolici e i ''[[hammam|ḥammām]]'' aperti sia agli uomini, sia alle donne. Organizzò servizi sociali per gli orfani e gli indigenti. Pubblicò un editto che vietò di maledire [[Ali ibn Abi Talib|ʿAlī ibn Abī Ṭālib]], il quarto califfo, alla fine delle [[Ṣalāt|preghiere]] del venerdì: usanza istituita dal primo califfo omayyade-marwanide [[Marwan ibn al-Hakam|Marwān b. al-Ḥakam]] una trentina di anni prima, facendola rimpiazzare da un versetto del [[Corano]]. Molto popolare, nessun suddito gli manifestò mai la propria opposizione.
 
La sua politica di accettare senza riserve le conversioni degli elementi non-arabi ( ''[[mawla|mawālī]]'' ), eliminando qualsiasi ostacolo alla loro integrazione sociale, ebbe però gravi riflessi sulle finanze del califfato.
 
Si dice che tutto ciò contribuisse a decretarne l'impopolarità all'interno della stessa corte omayyade, e si dice che vi fu chi fece corrompere un servo affinché avvelenasse ʿUmar. Sul letto di morte ʿUmar II, venuto a conoscenza del complotto, perdonò il suo assassino e fece depositare nella pubblica tesoreria i risarcimenti che gli erano dovuti in base alla "legge del sangue" accolta anche dalla [[shari'a|legge islamica]]. Morì presso [[Aleppo]] nel 720 e gli succedette il cugino [[Yazid II ibn 'Abd al-Malik|Yazid II]].
Riga 39:
{{Box successione|carica=[[Califfo]]|precedente=<center>[[Omar ibn Abd al-Aziz|ʿUmar b. ʿAbd al-ʿAzīz]]<br />(715-717)</center>|successivo=<center>[[Yazid II ibn 'Abd al-Malik|Yazīd II b. ʿAbd al-Malik]]<br />(720-724)</center>|periodo=<center>717–720</center>}}
{{Califfi omayyadi di Siria}}
{{Portale|biografie|Islam|storia}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Islam|storia}}
 
[[Categoria:Califfi omayyadi di Damasco]]