Kaarlo Juho Ståhlberg: differenze tra le versioni

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|mandatofine = 1º marzo [[1925]]
|presidente =
|predecessore = [[Reggenza|Reggente]] [[Carl Gustaf Emil Mannerheim|Mannerheim]] ([[monarchia]])
|successore = [[Lauri Kristian Relander]]
|partito = [[Partito Progressista Nazionale (Finlandia)|Partito Progressista Nazionale]]
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Deputato alla Dieta dell'allora [[Granducato di Finlandia]] dal 1908 al 1919, la presiedette a partire dal [[1914]], dopo l'allontanamento di [[Pehr Evind Svinhufvud]]. Caduto il regime zarista, Ståhlberg fu eletto presidente della commissione parlamentare costituzionale e propose per la Finlandia una forma di governo repubblicana, ma nel 1918 fu eletto presidente della Corte suprema amministrativa e non poté partecipare alla sessione decisiva della Dieta.
 
Eletto presidente della repubblica nel luglio 1919, cercò di rimediare ai problemi causati dalla guerra civile e dai contrasti politici, ma fu sempre osteggiato dai monarchici e dai sostenitori del generale [[Carl Gustaf Emil Mannerheim|Mannerheim]]. Firmò con la Russia la pace di [[Tartu]] (14 ottobre [[1920]]), ottenendo il riconoscimento dell'indipendenza nazionale entro i confini del 1914, più la zona del porto di [[Pečenga (città)|Petsamo]], sul [[mare glaciale artico]], ma dovette sgomberare la [[Carelia|Carelia Orientale]], popolata da finlandesi, che avrebbe dovuto ottenere dalla Russia uno statuto autonomo.
 
Fece aderire la Finlandia alla [[Società delle nazioni]] (1920), ottenendo poi dalla stessa il riconoscimento del possesso delle [[isole Åland]] (24 giugno [[1921]]), a maggioranza svedese, reclamate dalla [[Svezia]]. Cercò di garantire la formazione di esecutivi centristi, ma nel [[1923]] dovette accettare la decisione del governo presieduto da [[Kyösti Kallio]] di mettere al bando il [[Partito Comunista Finlandese]].