Infallibilità papale: differenze tra le versioni

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[[Pio IX]] nel [[1854]] aveva proclamato ''[[ex cathedra]]'' il [[dogma]] dell'[[Immacolata Concezione]] di [[Maria (madre di Gesù)|Maria]]. Esso stabilisce che la madre di [[Gesù Cristo|Gesù]], fin dal suo concepimento, non fu macchiata dal "[[peccato originale]]".
Questa proclamazione dilacerò le coscienze di alcuni cattolici perché (nonostante quanto affermato nel "[[Pastor Aeternus]]" citato sopra) fin dai tempi della chiesa primitiva la materia di fede era tipicamente definita dai [[Concilio ecumenico|Concili]] e non dal Papa. Si ricordi ad esempio il [[Concilio di Nicea]], in cui la divinità di Cristo viene definita in assenza del [[vescovo]] di [[Roma]], ed anzi con una scarsa partecipazione da parte dell'Occidente.
Le polemiche riguardavano in alcuni casi l'oggetto della proclamazione (L'Immacolata Concezione), ma soprattutto la liceità da parte del papa di proclamare dogmi di fede senza il Concilio dei vescovi. Occorre osservare che l'infallibilità papale "ex cathedra" venne approvata dal [[Concilio Vaticano I|Concilio Ecumenico Vaticano I]] grazie al forte sostegno di dell'Arcivescovo [[Luigi Natoli (arcivescovo)|Luigi Natoli]].
 
=== La proclamazione ===