Robertus Junius: differenze tra le versioni

Insieme ad [[Antonius Hambroek]] e Joannes Cruyf, fu tra i missionari che stazionarono più a lungo nell'isola di [[Formosa]] durante l'era coloniale [[OlandaPaesi Bassi|olandese]]<ref>{{Cita libro|titolo=Formosa sotto gli olandesi: descritta da documenti contemporanei|autore=William Campbell|anno=1903|pagine=86}}</ref>.

==Ritorno innei OlandaPesi Bassi==

Il 14 dicembre 1643, Junius tornò a [[Giacarta|Batavia]] per la fine della sua missione. Il [[concistoro]] gli chiese ancora di continuare il suo servizio a Formosa, ma questa volta Junius preferì rifiutare e tornare nella sua terra nativa, l'i [[OlandaPaesi Bassi]]. Lì visse fino al 1655, anno della sua morte nella capitale, [[Amsterdam]]<ref>{{Cita web|titolo=Robertus Junius|editore=Nieuw Nederlandsch biografisch woordenboek|accesso=21 aprile 2009|url=http://www.dbnl.org/tekst/molh003nieu04_01/molh003nieu04_01_1286.htm}}</ref>,

La ''Società Antiquaria Americana'' è in possesso di un volume intitolato ''Sulla conversione di cinquemilanovecento indiani orientali, sull'isola di Formosa, presso la [[Cina]], alla professione del vero [[Dio]], in [[Gesù Cristo]]; per mezzo di '''M. Ro: Junius''', ministro più tardi a [[Delft]], innei OlandaPaesi Bassi; Relazionato dal suo buon amico, M. C. Sibellius, pastore a Daventrie, in una lettera [[lingua latina|latina]]; tradotto per incoraggiare la fede e la gioia dei molti, da H. Jessei, servo di Gesù Cristo'', dell'autore Caspar Sibelius.