Suardi (famiglia): differenze tra le versioni

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Piccolo ampliamento ai personaggi del XIV secolo.
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Tra i discendenti si ricordano ''[[Guiscardo]]'', [[vescovo di Bergamo]] tra il [[1272]] ed il [[1281]], ''Merino'', che fu rettore di [[Verona]] e ''Lanfranco'', [[capitano del popolo]] a [[Genova]], entrambi al termine del [[XIII secolo]].
 
All'approssimarsi del [[XIV secolo]] la famiglia, già molto ramificata, occupava una posizione di predominio nella politica bergamasca; alcuni dei suoi membri si distinsero anche altrove. ''Suardino'' fu [[capitano]] a [[Milano]], considerata città amica dal momento che la famiglia fu tra gli artefici della presa del potere dei [[Visconti]], che ricambiarono aiutando i Suardi nelle loro mire.
Degno di nota fu ''Vincenzo'', che appoggiò l'impresa italiana del re tedesco [[Ludovico il Bavaro|Ludovico di Baviera]] e nel [[1328]] fu insignito da quest'ultimo di una signoria (in realtà piuttosto effimera) sui territori intorno al [[Brembo]] e su [[Romano di Lombardia]]; nei violenti disordini di quel periodo passò alla storia anche ''Ghisalberto ''(o ''Alberto''), eletto [[podestà]] a Bergamo nel [[1330]].
Altri personaggi degni di nota furono ''Ghisalberto'', eletto [[podestà]] a Bergamo nel [[1330]], e ''Francesco'', che ricoprì lo stesso ruolo a [[Treviglio]] nel [[1449]].
''Plevano'' fu castellano della [[Cittadella di Bergamo]] nel [[1405]], mentre ''Scipione'' fu castellano a [[Trescore Balneario]], dove ora sorge la villa intitolata alla famiglia. Nel [[1449]] ''Francesco'' fu podestà a [[Treviglio]].
 
Nel [[1517]] ebbe origine il casato dei ''Secco Suardo'', a partire da ''[[Maria Secco Suardo]]'', figlia di ''Socino Secco'' e data in sposa a ''[[Lodovico Suardi]]''. Il doppio cognome era dovuto a questioni di eredità che ''Socino Secco'' lasciò a patto che il suo cognome fosse tramandato in aggiunta a quello del genero.