Papa Adriano IV: differenze tra le versioni

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=== L'elezione al Soglio pontificio ===
{{vedi anche|Conclave del 1154}}
Al suo ritorno Nicholas venne ricevuto con grandi onori da [[Papa Anastasio IV]] che morì in [[Roma]] il 3 dicembre 1154, a un'età molto avanzata. Il [[Collegio dei cardinali|Sacro Collegio]] si riunì nella [[Basilica Vaticana]] il giorno successivo per procedere all'elezione del suo successore. Fu il primo conclave cui Nicholas Breakspear ebbe occasione di partecipare. Nicholas Breakspear venne eletto papa il 4 dicembre [[1154]] e fu consacrato il giorno dopo.
 
=== Il pontificato ===
====Lo scontro con la fazione repubblicana====
Nicholas Breakspear venne eletto papa il 4 dicembre [[1154]] e fu consacrato il giorno dopo.
La Repubblica romana, capeggiata da [[Arnaldo da Brescia]], non accettò la sua elezione. Scoppiarono tumulti che portarono persino all'uccisione di un cardinale. Adriano IV, asserragliatosi in San Pietro, intraprese un'azione mai fatta in precedenza: poco dopo la [[Domenica delle Palme]] del [[1155]] lanciò l'[[interdetto]] contro Roma. Ciò significava la cessazione automatica di tutte le funzioni religiose: non venivano più somministrati i sacramenti e i morti non potevano più essere sepolti innella terra consacrata. Di conseguenza il popolo si sollevò contro il [[Senato]], che esiliò Arnaldo da Brescia. A quel punto il papa tolse l'interdetto e celebrò la Pasqua in Laterano.
 
La Repubblica romana, capeggiata da [[Arnaldo da Brescia]], non accettò la sua elezione. Scoppiarono tumulti che portarono persino all'uccisione di un cardinale. Adriano IV, asserragliatosi in San Pietro, intraprese un'azione mai fatta in precedenza: poco dopo la [[Domenica delle Palme]] del [[1155]] lanciò l'[[interdetto]] contro Roma. Ciò significava la cessazione automatica di tutte le funzioni religiose: non venivano più somministrati i sacramenti e i morti non potevano più essere sepolti in terra consacrata. Di conseguenza il popolo si sollevò contro il [[Senato]], che esiliò Arnaldo da Brescia. A quel punto il papa tolse l'interdetto e celebrò la Pasqua in Laterano.
 
====Relazioni con l'imperatore====
Intanto [[Federico Barbarossa|Federico I Barbarossa]] era sceso in Italia; Adriano IV gli chiese di consegnargli Arnaldo da Brescia. Non appena il monaco venne tradotto a Roma, fu condannato a morte. Federico Barbarossa fu incoronato nella [[Basilica di San Pietro]] il 18 giugno 1155.
 
I romani si rivoltarono versocontro il pontefice; l'imperatore, fuper costrettosicurezza, alasciò fuggireRoma portandosi dietro papa e cardinali, che abbandonò pochi mesi dopo per rientrare in [[Germania]]. Il papa si vide quindi costretto a scambiare il proprio rientro ain Roma con l'incoronazione del normanno [[Guglielmo I di Sicilia]] (novembre [[1156]]). Nello stesso periodo Adriano IV risiedette con la propria corte ad [[Orvieto]], con l'obiettivo di riportare all'interno del ''patrimonium[[Patrimonium sancti Petri]]'' la città e il suo contado, ritenuti d'interesse strategico per la Chiesa. Tra l'altro, infatti, il pontefice dispose che Orvieto fornisse protezione alla Chiesa in un vasto territorio compreso tra [[Sutri]] e la rocca di Tentennano, in [[val d'Orcia]].
 
Alla dieta di [[Besançon]], nell'ottobre [[1157]], i [[legato pontificio|legati papali]] presentarono a Federico Barbarossa una lettera di Adriano in cui il papa alludeva ai ''beneficia'' conferiti all'imperatore, e il cancelliere tedesco tradusse questo termine nel senso feudale di "proprietà" concesse da un signore ad un vassallo. Il Barbarossa si infuriò per l'allusione che egli fosse sottoposto al papa e nella tempesta che ne scaturì i legati per poco non furono giustiziati. L'incidente si chiuse con una lettera riparatrice del Papa, il quale precisò che con ''beneficium'' intendeva semplicemente ''bonum factum'' ovvero la "buona azione" dell'incoronazione. La frattura in seguito si allargò e, nel [[1158]], Federico scese nuovamente in Italia; nella [[dieta di Roncaglia]] decretò che i diritti del principe (= dello Stato) non potessero essere esercitati senza la concessione imperiale. Il papa, gliconsiderando i romani sudditi pontifici, rifiutò all'imperatore il diritto di trattare con l'Urbe, considerando i romani sudditi pontifici. Adriano IV era sul punto di scomunicare l'imperatoreFederico, quando morì ad [[Anagni]], il 1º settembre 1159. Proferì le sue ultime parole per chiedere alla chiesa di [[Canterbury]] un'[[elemosina]] per la sua vecchia madre che restava sola, in estrema povertà. Venne sepolto nella cripta di San Pietro.
 
Esiste una controversia su un'ambasciata inviata da re [[Enrico II d'Inghilterra]] ad Adriano IV, nel [[1155]]. Secondo le complesse indagini di {{sf|Thatcher}}, i fatti sembrano essersi svolti come segue. Enrico chiese il permesso di invadere e soggiogare l'[[Irlanda]], allo scopo di ottenere la proprietà assoluta dell'isola. Non volendo acconsentire ad una richiesta contraria alla pretesa papale (basata sulla falsa [[Donazione di Costantino]]) di dominio sulle isole del mare, Adriano fece ad Enrico una proposta conciliatoria, e precisamente che il Re sarebbe diventato possessore [[feudalesimo|feudale]] ereditario d'Irlanda, riconoscendo il Papa come signore. Il compromesso non soddisfece Enrico e la questione cadde nel vuoto. Successivamente, nel [[1171]], Enrico invase e conquistò l'Irlanda, portando con sé la [[Bolla pontificia|bolla]] ''Laudabiliter'' di Adriano che lo autorizzava alla conquista. Questa bolla comunque era un falso.