Accento grave: differenze tra le versioni

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I nomi dei secoli si scrivono in numeri Romani.
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=== Accento ===
In italiano e catalano, l'accento grave è un [[accento grafico]] che marca la vocale accentata nella parola.
Come regola generale, in italiano, le parole tronche terminanti in -a, -i, -o, -u devono essere marcate con un accento grave. Quelle terminanti in -e possono avere siaavranno un accento grave cheo un [[accento acuto]], a seconda rispettivamente del suono aperto o chiuso che esse{{Chiarire}} possiedono. Alcuni esempi di parole con accento grave finale sono: ''città'', ''morì'', ''virtù'', ''Mosè'', ''portò''. Spesso, data l'assenza nella tastiera italiana delle lettere maiuscole accentate, molti sostituiscono l'accento con l'apostrofo (es: {{sic|E'}} al posto di È), nonostante sia un errore.
 
In [[lingua bulgara|bulgaro]] e macedone, l'accento grave è utilizzato nelle vocali a,o,у,е,и,ъ per indicare la sillaba accentata. È usato specialmente in libri per bambini o stranieri, per distinguere parole tra loro quasi omofone: ''nàpa'' (vapore) e ''napà'' (centesimo), ''въ̀лна'' (lana) e ''вълна̀'' (onda). In certi casi (specialmente sulle vocali e ed и) l'accento è ortograficamente richiesto per distinguere parole omonime: ad esempio, la particella macedone per la negazione не è omonima alla versione abbreviata del pronome personale diretto не - diventando quindi нѐ.