Lo scocciatore (Via Padova 46): differenze tra le versioni

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'''''Lo scocciatore (Via Padova 46)''''' è un [[film]] del [[1953]] diretto da [[Giorgio Bianchi]].
Considerata dispersaperduta per molti anni, la pellicola è stata ritrovata nel [[2003]] dalla [[Cineteca di Bologna]].
 
L'attore e scrittore [[Leopoldo Trieste]] partecipò al film anche come aiuto regista.
 
==Trama==
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Da un incontro fortuito, una domenica pomeriggio, con un'affascinante straniera ([[Arlette Poirier]]), in realtà una bella entraineuse, nasce l'occasione per un appuntamento nell'appartamento in Via Padova, 46 che avrà risvolti ben diversi da quelli previsti dallo sprovveduto aspirante ''dongiovanni''. La donna infatti viene assassinata pochi minuti prima che giungesse Arduino, e lui, pur non essendo oggetto di alcun sospetto, si convince di essere nel mirino delle forze dell'ordine. Ormai esasperato, confessa l'omicidio mai commesso, ma per fortuna il maniaco è già stato catturato, e l'incubo dell'impiegato ha fine.
 
Nei panni di Gianrico, il vicino di casa ''scocciatore'', [[Alberto Sordi]] in una delle sue tipiche caratterizzazioni di inizio carriera.
 
Il film mostra che, vari anni prima dell'entrata in vigore della Legge Merlìn, esistessero libere professioniste lavoranti autonomamente negli appartamenti.
 
== Curiosità ==
* [[Lidia Martora]], che interpreta la moglie del protagonista [[Peppino De Filippo]] nella finzione scenica, ne diverrà consorte anche nella realtà.
* L'attore e scrittore [[Leopoldo Trieste]] partecipò al film anche come aiuto regista.
 
== Collegamenti esterni ==