Dono: differenze tra le versioni

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{{S|sociologia}}
[[File:Music present.jpg|thumb|RegaloIl dono si avvale spesso di forme esteriori di presentazione ([[packaging]]) impacchettato]]
Per '''dono''' (detto anche '''regalo''' o '''presente''') si intende il [[passaggio di proprietà]] di un [[bene (economia)|bene]] da un soggetto ad un altro senza una [[compensazione]] diretta che deriverebbe dallo [[scambio]] [[commercio|commerciale]] con un altro bene o servizio dotato di valore economicamente valutabile, anche se ciòil dono stesso può comportare un'aspettativa di [[reciprocità]], o un ritorno in termini di [[prestigio]] o simili. In molte [[società (sociologia)|società]] umane, il gesto di scambiarsi doni a vicenda contribuisce alla [[coesione sociale]]. Per estensione, il termine "dono" si può riferire a qualunque cosa fatta liberamente e spontaneamente, atta a rendere l'altro più felice o meno triste, come ad esempio un favore, un atto di perdono o una gentilezza.
 
Lo studioso francese [[Marcel Mauss]] ha elaborato negli [[anni 1920]] una [[teoria del dono]] dal punto di vista [[Scienze demo-etno-antropologiche|antropologico]], basandosi sui risultati di famose [[ricerca etnografica|ricerche etnografiche]]. Tra gli scritti di Marcel Mauss su "[[L'Année sociologique]]" (poi raccolti in volime in ''[[Saggio sul dono]]'') ci sono contributi di riflessione sulla cultura, sulla magia dei rituali, del sacrificio e dello scambio dei doni (braccialetti di conchiglie rosse scambiati con braccialetti di conchiglie bianche) tra melanesiani e polinesiani per rafforzare la fiducia dei popoli. Il dono per quanto spontaneo non è libero perché costituisce un'aspettativa della sua restituzione, perché fa parte di un sistema di obblighi e diritti proprio della società in cui si appartiene.
 
{{D}}<!-- significato differente: separare o, se lo si ritiene da dizionario, eliminare -->
''Dono'' può anche indicare un particolare talento o abilità che, invece di essere appresa attraverso un lungo e difficile percorso di studio e pratica, si presenta come innata o che comunque viene appresa in modo semplice e spontaneo. In questo caso "dono" è sinonimo di "dote", e infatti si parla di persone "dotate" in un particolare campo. Il dono, in questo contesto, può essere considerato come fatto dalla [[natura]] o da un [[Dio]], nel caso di credenza religiosa, e ricevuto alla nascita della persona a cui è rivolto.
 
Lo studioso francese [[Marcel Mauss]] ha elaborato negli [[anni 1920]] una [[teoria del dono]] dal punto di vista [[Scienze demo-etno-antropologiche|antropologico]], basandosi sui risultati di famose [[ricerca etnografica|ricerche etnografiche]]. Tra gli scritti di Marcel Mauss su "[[L'Année sociologique]]" (poi raccolti in volime in ''[[Saggio sul dono]]'') ci sono contributi di riflessione sulla cultura, sulla magia dei rituali, del sacrificio e dello scambio dei doni (braccialetti di conchiglie rosse scambiati con braccialetti di conchiglie bianche) tra melanesiani e polinesiani per rafforzare la fiducia dei popoli. Il dono per quanto spontaneo non è libero perché costituisce un'aspettativa della sua restituzione, perché fa parte di un sistema di obblighi e diritti proprio della società in cui si appartiene.
 
== Voci correlate ==