Papa Adriano V: differenze tra le versioni

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Era il sesto figlio di [[Fieschi|Teodoro Fieschi]], conte di Lavagna, e della di lui consorte Simona.
== Biografia ==
===Carriera ecclesiastica===
AppartenevaOttobono Fieschi apparteneva alla ricchissima ed antica famiglia genovese dei [[Fieschi]], discendenti dei [[Lavagna (Italia)|Conti di Lavagna]]. Poco si sa della sua giovinezza, se non che intraprese presto la carriera ecclesiastica, ricoprendo in [[Francia]] incarichi di [[canonico]] e [[arcidiacono]]; prima del [[1250]] fu arcidiacono presso la [[diocesi di Parma]]. Nel [[1251]] suo zio [[Papa Innocenzo IV|Innocenzo IV]] lo creò [[cardinale|cardinale diacono]], assegnandogli la [[Sant'Adriano al Foro (diaconia)|diaconia di Sant'Adriano]]. Ebbe importanti incarichi come [[legato pontificio]] sia con lo zio che, successivamente, con [[papa Alessandro IV|Alessandro IV]] e con [[Urbano IV]], venendo spesso inviato all'estero: durante queste missioni si mise in luce per le sue capacitàdoti di fine diplomatico.
 
Nel [[1259]] venne nominato [[arciprete]] della [[basilica Liberiana]] (una delle quattro [[basiliche papali]] di Roma), carica che mantenne fino alla sua elezione al Soglio Pontificio. Nel [[1265]] [[papa Clemente IV]] gli affidò un incarico di estrema importanza, inviandolo prima in [[Francia]], presso [[Luigi IX di Francia|Luigi IX]], e quindi in [[Inghilterra]], per mediare nella difficile vertenza che contrapponeva re [[Enrico III d'Inghilterra|Enrico III]] ai suoi Baronibaroni. Pur appoggiando il sovrano, il cardinale Fieschi svolse comunque un'appassionata opera di pacificazione a tutto campo, che gli provocò l'ostilità di Robert di Glover, il quale lo imprigionò per alcuni giorni nella [[torre di Londra]].
 
Liberato dal re, continuò il suo impegno, ottenendo infine la pace tra le due parti. Nella parte finale di quest'ambasceria ([[1267]]) fu raggiunto da altri due ecclesiastici: [[papa Gregorio X|Tedaldo Visconti]], il futuro papa Gregorio X, e [[papa Bonifacio VIII|Benedetto Caetani]], cheanch'egli diventeràfuturo papapontefice con il nome di Bonifacio VIII. Partecipò successivamente al lunghissimo e celebre [[Elezione papale del 1268-1271|conclave viterbese]] che portò all'elezione di [[papa Gregorio X]], per il quale svolse ancora alcune missioni presso la corte di [[Carlo I d'Angiò|Carlo d'Angiò]], nonostante la sua salute fosse peggiorata. Morto Gregorio all'inizio del [[1276]], e deceduto a [[Roma]] dopo soli cinque mesi il suo successore [[Innocenzo V]], nella città capitolina ebbe inizio a fine giugno di quel [[1276]] il [[conclave]] per eleggere il nuovo papa. [[Carlo I d'Angiò|Carlo d'Angiò]], che era [[senatore]] di [[Roma]], assunse l'incarico di custode del conclave e, per influenzare i cardinali, li sottopose a varie angherie, segregandoli pesantemente in [[Laterano]] e riducendo loro drasticamente il cibo<ref>In realtà [[Carlo I d'Angiò|Carlo d'Angiò]] applicò alla lettera -ma solo per i cardinali italiani- le norme introdotte da [[Gregorio X]] con la costituzione apostolica [[Ubi Periculum]] nel [[1274]]; si veda F. Gregorovius, op. cit..</ref>, ma commettendo al contempo varie parzialità in favore dei cardinali francesi.
 
===L'elezione al Soglio===
Il fatto fece indignare i porporati italiani ed il potente cardinale [[papa Niccolò III|Giangaetano Orsini]] riuscì a convincere la maggioranza degli elettori a scegliere un "papa di transizione" che li facesse uscire al più presto da quella situazione:<ref>[[Ferdinand Gregorovius]]: ''Storia della città di Roma nel medioevo'', Einaudi, Torino, 1973, pag.1371. Il Gregorovius descrive bene le vessazioni cui Carlo d'Angiò sottopose i cardinali ed il clima che portò a questa scelta.</ref> fu così eletto (11 luglio [[1276]]) il malandato Ottobono, che prese il nome di [[Adriano V]] in onore di [[Adriano IV]], unico papa inglese nella [[Storia della Chiesa]], e della diaconia di cui era stato insignito 25 anni prima. Alcuni storici riferiscono che, a coloro che si congratulavano con lui per l'elezione, il nuovo papa abbia detto: «Di che vi rallegrate?... Non era meglio per voi lo avere un Cardinale sano, che un Papa moribondo?...»<ref>Cesare Pinzi: ''Storia della Città di Viterbo'', Tip. Camera dei Deputati, Roma, 1889, lib. VII, pag.332. Il Pinzi riporta anche il testo latino della frase di Adriano V, ripreso dalle ''Cronache'' del Pipino.</ref><ref>[[Ludovico Antonio Muratori]]: ''Rerum Italicarum Scriptores'', Roma, 1738, T.XI, pag.723.</ref> Come suo primo atto il papa convocò in [[Laterano]], nella stessa stanza dove era il suo letto d'infermo,<ref>C.Pinzi, op. cit., pag.333.</ref> un [[concistoro]] segreto, nel quale, ricordando le vessazioni subite durante il [[conclave]], sospese la [[costituzione apostolica]] ''[[Ubi Periculum]]'', contenente le norme per l'elezione papale, riservandosi di riformarla successivamente (cosa che però non ebbe il tempo di fare).
Morto Gregorio all'inizio del [[1276]], e deceduto a [[Roma]] dopo soli cinque mesi il suo successore [[Innocenzo V]], nella città capitolina ebbe inizio a fine giugno di quel [[1276]] il [[conclave]] per eleggere il nuovo papa. [[Carlo I d'Angiò|Carlo d'Angiò]], che era Senatore di Roma (cioè governatore dell'Urbe), assunse l'incarico di custode del conclave e, per influenzare i cardinali, li sottopose a varie angherie, segregandoli pesantemente in [[Laterano]] e riducendo loro drasticamente i viveri<ref>In realtà [[Carlo I d'Angiò|Carlo d'Angiò]] applicò alla lettera -ma solo per i cardinali italiani- le norme introdotte da [[Gregorio X]] con la costituzione apostolica [[Ubi Periculum]] nel [[1274]]; si veda F. Gregorovius, op. cit..</ref>, ma commettendo al contempo varie parzialità in favore dei cardinali francesi.
 
Il fatto fece indignare i porporati italiani ed il potente cardinale [[papa Niccolò III|Giangaetano Orsini]] riuscì a convincere la maggioranza degli elettori a scegliere un "papa di transizione" che li facesse uscire al più presto da quella situazione:<ref>[[Ferdinand Gregorovius]]: ''Storia della città di Roma nel medioevo'', Einaudi, Torino, 1973, pag.1371. Il Gregorovius descrive bene le vessazioni cui Carlo d'Angiò sottopose i cardinali ed il clima che portò a questa scelta.</ref> fu così eletto (11 luglio [[1276]]) il malandato Ottobono, che prese il nome di [[Adriano V]] in onore di [[Adriano IV]], unico papa inglese nella [[Storia della Chiesa]], e della diaconia di cui era stato insignito 25 anni prima. Alcuni storici riferiscono che, a coloro che si congratulavano con lui per l'elezione, il nuovo papa abbia detto: «Di che vi rallegrate?... Non era meglio per voi lo avere un Cardinale sano, che un Papa moribondo?...»<ref>Cesare Pinzi: ''Storia della Città di Viterbo'', Tip. Camera dei Deputati, Roma, 1889, lib. VII, pag.332. Il Pinzi riporta anche il testo latino della frase di Adriano V, ripreso dalle ''Cronache'' del Pipino.</ref><ref>[[Ludovico Antonio Muratori]]: ''Rerum Italicarum Scriptores'', Roma, 1738, T.XI, pag.723.</ref> Come suo primo atto il papa convocò in [[Laterano]], nella stessa stanza dove era il suo letto d'infermo,<ref>C.Pinzi, op. cit., pag.333.</ref> un [[concistoro]] segreto, nel quale, ricordando le vessazioni subite durante il [[conclave]], sospese la [[costituzione apostolica]] ''[[Ubi Periculum]]'', contenente le norme per l'elezione papale, riservandosi di riformarla successivamente (cosa che però non ebbe il tempo di fare).
 
===Il pontificato===
Come suo primo atto il papa convocò in [[Laterano]], nella stessa stanza dove era il suo letto d'infermo,<ref>C.Pinzi, op. cit., pag.333.</ref> un [[concistoro]] segreto, nel quale, ricordando le vessazioni subite durante il [[conclave]], sospese la [[costituzione apostolica]] ''[[Ubi Periculum]]'', contenente le norme per l'elezione papale, riservandosi di riformarla successivamente (cosa che però non ebbe il tempo di fare).
 
Quindi, non sopportando più la canicola romana, il pontefice malato si recò, con la sua corte, a [[Viterbo]]<ref>Salvador Miranda: ''The Cardinals of the Holy Roman Church'', 2010, [http://www2.fiu.edu/~mirandas/bios1251.htm vedi]</ref> ove prese dimora nel grande convento francescano adiacente la [[Basilica di San Francesco alla Rocca]]. Pochi giorni più tardi morì, senza essere stato ordinato sacerdote né tantomeno incoronato papa, dopo soli 39 giorni di regno (18 agosto [[1276]]). I suoi resti mortali, per volontà della famiglia, riposano nella stessa [[basilica di San Francesco alla Rocca]], in uno splendido monumento sepolcrale, disegnato, con ogni probabilità, da [[Arnolfo di Cambio]] e realizzato da uno dei [[Vassalletto]], nota famiglia romana di scultori<ref>Andrea Scriattoli: ''Viterbo nei suoi monumenti'', F.lli Capaccini, Roma,1915-20, pagg.290 e segg.</ref>.
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* [[conclave del luglio 1276]], che elesse papa lui stesso
 
== Adriano V innella letteratura ==
Adriano V è stato "vittima" di due curiosi equivoci:<ref name=rendina>Claudio Rendina, ''I papi'', Roma, Ed. Newton Compton, 1990. p. 422</ref> egli viene infatti citato nella ''[[Divina Commedia]]'' da [[Dante Alighieri]], che lo identifica con precisione e lo colloca nella quinta cornice del [[Purgatorio (Divina Commedia)|Purgatorio]] fra gli avari e i prodighi<ref>[[Dante Alighieri]], Divina Commedia, [[Purgatorio - Canto diciannovesimo]] vv.88-145</ref>, anche se in realtà non sembrano esservi conferme di questa presunta avarizia, e nel medesimo equivoco cadde [[Francesco Petrarca]] nel suo ''Rerum Memorandum Liber'',<ref>[[Francesco Petrarca]], ''Rerum Memorandum Liber'', III, 95</ref> ma il poeta ne fece successivamente ammenda rettificando il suo errore in una delle epistole raccolte nel ''[[Epistole|Familiarium rerum libri]]''.<ref>Francesco Petrarca, ''Familiarium rerum libri'', IX, 25-28</ref> Tutto questo avrebbe avuto origine da una cronaca di [[Giovanni di Salisbury]], filosofo e scrittore inglese che fu [[vescovo]] di [[diocesi di Chartres|Chartres]] nella seconda metà del [[secolo XII]], che ascrive a Nicholas Breakspear (divenuto papa con il nome di [[papa Adriano IV|Adriano IV]]) una grande avarizia accompagnata da una smodata sete di potere, vizi che, sempre secondo il citato cronista e filosofo inglese, sarebbero scomparsi con l'ascesa al soglio pontificio. L'identità del [[nome pontificale]] scelto da entrambi i pontefici sarebbe all'origine dei due equivoci.<ref name=rendina/>. Amara ironia può suscitare il fatto, già citato, che Adriano V abbia scelto il suo nome proprio in omaggio al suo antico predecessore inglese e in ricordo del suo importante soggiorno in [[Inghilterra]], oltre che in omaggio al titolo cardinalizio che 25 anni prima aveva assunto.
[[File:Mausoleo Adriano V.jpg|thumb|''Monumento sepolcrale di Adriano V'' (Viterbo, [[basilica di San Francesco alla Rocca]])]]