Fonte (storiografia): differenze tra le versioni

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[[File:Chorin deed 1273.JPG|thumb|Diploma dell'8 settembre 1273 confermante il trasferimento dell'[[abbazia di Chorin]] (prima abbazia di Mariensee) dal lago di Parstein a Chorin, Brandenburgisches Landeshauptarchiv]]
 
Per '''fonte''' si intende, nelle discipline [[Storiografia|storiche]] in particolare - secondo la sintetica definizione di [[Paul Kirn]] - «ogni testo, oggetto o manufatto da cui si può ricavare una conoscenza del passato»<ref>Paul Kirn: ''Einführung in die Geschichtswissenschaft.'', 5a edizione. De Gruyter, Berlino 1968, pag. 29.</ref>; più diffusamente possono chiamarsi fonti «tutti i resti del passato, materiali o immateriali, scritti o non scritti, prodotti intenzionalmente da chi ci ha preceduto per lasciare memoria di sé e delle proprie azioni, o risultato meccanico delle varie attività umane».<ref name= Senatore>{{cita|Senatore|p. 51-53}}</ref>
 
Per definizione quindi ogni fonte è oggetto di ricerca da parte degli storici. Il primo passaggio della ricerca storica è l'esame della "raccolta delle fonti", ossia dell'insieme delle fonti disponibili su un dato argomento; la raccolta non è in genere operata dal solo storico professionista, ma è basata sul lavoro di altre figure professionali quali gli archeologi, i genealogisti, i paleografi, i numismatici, eccetera: per il lavoro di ricerca è fondamentale disporre di raccolte di fonti metodicamente ordinate e selezionate, per arrivare a una valutazione ragionevole dei fatti.<ref name = Senatore/>
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=== Avanzi e tradizione ===
[[fileFile:Brief Schiller Schwan 8 Dez 1782.jpg|thumb|Lettera di [[Friedrich Schiller]], 1782.]]
 
Questa classificazione, originariamente elaborata da [[Johann Gustav Droysen]] e in seguito modificata da [[Ernst Bernheim]], definisce:
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[[Demografia]] ed [[economia]] basano buona parte del proprio lavoro sui [[Statistica|dati statistici]], che si considerano quindi come "fonti". Una [[banca]], ad esempio, al momento di stilare un resoconto della propria attività farà uso dei propri [[Analisi di bilancio|bilanci]] e documenti interni come fonti primarie ("dati primari"); una [[banca centrale]] potrà servirsene per una propria pubblicazione, che diventerà quindi fonte secondaria, a sua volta a disposizione dei ricercatori che potranno servirsene per un libro, fonte terziaria. "Dati primari" sono anche i dati grezzi risultanti da un'indagine sul campo, come un censimento.<ref>{{cita libro|nome1=A.A.|cognome1=Rane|nome2=A.C.|cognome2=Deorukhkar|titolo=Economics of agriculture|editore=Atlantic Publishers & Distributors|città=Nuova Delhi|anno=2007|pp=278|edizione=2|lingua=en|isbn=9788126908677}}</ref>
 
Per quel che riguarda le [[Fonte del diritto|fonti del diritto]] tale distinzione è invece gerarchica, a partire dalle leggi statali - fonti primarie - a scendere sino ai regolamenti ministeriali e ai regolamenti subordinati alle fonti secondarie.<ref>{{cita libro|nome=Edoardo|cognome= Barusso|titolo=Diritto costituzionale: con ipotesi di temi e quesiti: tavole sinottiche e glossario|città= Santarcangelo di Romagna|editore=Maggioli|anno= 2008|pp= 49-51| oclc =800134863}}</ref>
 
== Lavoro sulle fonti ==