Cratere di Chicxulub: differenze tra le versioni
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Il diametro stimato dalle ricerche terminate nel [[2010]] del [[meteorite]] è di 12 km (paragonabile per dimensioni a [[Deimos (astronomia)|Deimos]] satellite di [[Marte (astronomia)|Marte]]), equivalente alla detonazione di una potenza esplosiva pari a circa 5.0×10<sup>23</sup> [[joule]] di energia, approssimativamente 190.000 [[gigatone|gigatoni]] di [[trinitrotoluene|TNT]]<ref>{{Cita pubblicazione|url=http://www.geosc.psu.edu/people/faculty/personalpages/tbralower/Braloweretal1998.pdf|anno=1998|titolo=The Cretaceous-Tertiary boundary cocktail: Chicxulub impact triggers margin collapse and extensive sediment gravity flows|nome=Timothy J.|cognome=Bralower|coautori=Charles K. Paull and R. Mark Leckie}}</ref>, nell'impatto. In confronto, l'ordigno esplosivo più potente che sia stato detonato nella storia, la [[Bomba Zar]], aveva soltanto un [[Potenza armi nucleari|potenza esplosiva]] pari ad un ventesimo di gigatone.
L'impatto provocò uno [[tsunami]] gigante che si sparse a cerchi concentrici in tutte le direzioni, colpendo specialmente l'isola caraibica di [[Cuba]]. L'emissione di polvere e particelle provocò [[cambiamenti climatici]] simili all'[[inverno nucleare]], che probabilmente vide la superficie della [[Terra]] totalmente coperta da una nube di polvere per molti anni
La prova principale a favore di questa teoria è la presenza di un sottile strato di [[iridio]], presente in questo confine geologico, dato che l'iridio è un [[metallo]] considerato raro nella [[crosta terrestre]], ma è un elemento abbondante nei [[Meteorite|meteoriti]]<ref>
== Scoperta ==
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Comunque, dopo che Hildebrand ebbe contattato Penfield, i due riuscirono a recuperare due campioni separati estratti dai pozzi perforati dalla [[PEMEX]] nel [[1951]]. Le analisi mostrarono chiaramente materiali risultanti dallo shock e dal metamorfismo. Gli studi eseguiti da altri geologi dei frammenti trovati a Beloc (Haiti) mostrarono chiaramente che erano il risultato di un impatto asteroidale.
I dati raccolti cominciavano ad essere convincenti, e le ricerche riguardo al cratere d'impatto ricevettero un ulteriore impulso quando un gruppo di ricercatori californiani, comprendente [[Kevin Pope|Kevin O. Pope]], [[Adriana Ocampo|Adriana C. Ocampo]], e [[Charles Duller|Charles E. Duller]], iniziò a studiare accuratamente le immagini satellitari della regione. Si scoprì che esisteva un anello quasi perfetto di sinkhole ([[doline]]) o "cenotes" (depressioni da subsidenza) centrati sulla località di Puerto Chicxulub che combaciavano perfettamente con l'anello che Penfield aveva trovato nei suoi dati. Questi "sinkholes" erano stati probabilmente causati dalla subsidenza delle pareti del cratere
L'ammontare dell'evidenza era sufficiente per far salire la maggior parte della comunità scientifica dei geologi sul carro di Penfield, ed ulteriori studi hanno rafforzato il consenso. Infatti, si sono accumulati molti indizi che indicano che in effetti il cratere abbia un diametro di 300 chilometri, e che l'anello di 180 km sia soltanto una "parete interna". (Sharpton & Marin, 1997)
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== Bibliografia ==
* {{Bibliografia|pope97| {{Cita pubblicazione | autore=Pope KO, Baines KH, Ocampo AC, Ivanov BA | titolo=Energy, volatile production, and climatic effects of the Chicxulub Cretaceous/Tertiary impact | rivista=Journal of Geophysical Research | volume=102 | numero=E9 | anno=1997 | pagine=21645-64 | pmid=11541145 |lingua = en }} }}
* {{Bibliografia|pope96| {{Cita pubblicazione | autore=Pope KO, Ocampo AC, Kinsland GL, Smith R | titolo=Surface expression of the Chicxulub crater | rivista=[[Geology (journal)|Geology]] | volume=24 | numero=6 | anno=1996 | pagine=527-30 | pmid=11539331 |lingua = en }} }}
* {{Cita pubblicazione | autore=Rojas-Consuegra, R., M. A. Iturralde-Vinent, C. Díaz-Otero y D. García-Delgado | titolo=Significación paleogeográfica de la brecha basal del Límite K/T en Loma Dos Hermanas (Loma Capiro), en Santa Clara, provincia de Villa Clara. I Convención Cubana de Ciencias de la Tierra. | rivista=GEOCIENCIAS| volume=8 | numero=6 | anno=2005 | pagine=1-9 | isbn=959-7117-03-7 |lingua = es }}
* {{Cita pubblicazione | autore=Sharpton VL, Marin LE | titolo=The Cretaceous-Tertiary impact crater and the cosmic projectile that produced it | rivista=Annals of the New York Academy of Sciences | anno=1997 | volume=822 | pagine=353-80 | pmid=11543120 |lingua = en }}
* {{cita libro | autore=Walter Alvarez
▲Walter Alvarez, T. Rex e il cratere dell'apocalisse, Milano: Mondadori, 1998.
== Voci correlate ==
* [[Cratere meteoritico|Cratere]]
* [[Crateri da impatto sulla Terra]]
* [[Cratere di Shiva]]
* [[Cratere Boltysh]]
* [[Cratere Silverpit]]
* [[Meteor crater]]▼
* [[Fine del mondo]]
▲* [[Meteor crater]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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* [http://maps.google.com/maps?ll=21.533203,-89.566040&spn=3.240692,3.616425&t=k&hl=
*
{{Portale|astronomia|Catastrofi|Geologia}}
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