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Insieme alla moglie Vera intraprese la via dell'[[esilio]], continuando la sua attività di propaganda [[antifascismo|antifascista]] e divenendo rappresentante italiano all'[[Internazionale socialista]].
Rientrato in Italia, con la salute assai compromessa, fu membro della [[Consulta nazionale]] e della [[Assemblea Costituente della Repubblica Italiana|Assemblea Costituente]]. L'11 gennaio [[1947]] partecipò alla scissione di [[Palazzo Barberini]] divenendo presidente del
== Voci correlate ==
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