Regno del Funan: differenze tra le versioni

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Gli scavi archeologici iniziati nel 1942 dall'archeologo francese Mallaret nella regione di [[Óc Eo]] hanno portato alla luce monili e altri manufatti in [[oro]] e [[Stagno (elemento)|stagno]] e [[Perla|perle]] in pasta di [[vetro]], oltre ad altri monili provenienti dai paesi con cui il Funan commerciava (specchi di forgia cinese, amuleti indiani, medaglioni romani).<ref name="adds"/>
 
Dal punto di vista artistico, tuttavia, le tracce più significative lasciate dal regno del Funan sono rappresentate dal gruppo di statue dallo stile caratteristico che va sotto il nome di "stile di Phnom Da". [[Phnom Da]] è il nome di una collina situata nei pressi di [[Angkor Borei]] presso cui molti esemplari di statue sono stati rinvenuti. Le statue ritrovate sono prevalentemente vishnuite e dimostrano una significativa omogeneità. Esse possono essere morfologicamente ricondotte alla statuaria indiana del periodo [[Gupta]]: esse presentano infatti occhi a mandorla, arco delle sopracciglia quasi continuo, volto ovale, trattamento naturalistico dei dettagli anatomici. Nonostante i chiari richiami alla scultura Indiana, lo stile del Phnom Da è comunque indipendente e distinto dal suo modello. Ad esempio, la postura delle statue è diversa: pur richiamando il classico ''tribhanga'' (ossia la triplice flessione del corpo presente nella statuaria indiana), essa è più accennate e si presenta con una minore flessione del corpo sulla gamba d'appoggio e una minore accentuazione dei fianchi. Inoltre, i dettagli naturalistici dei corpi si accompagnano a volti umani lontani da ogni sensualità e quasi astratti<ref>Jessup, H., ''Art and Architecture of Cambodia'', Thames&Hudson, London-Singapore, 2004, pag. 25.</ref>.
La più importante statua rinvenuta a [[Phnom Da]] è in arenaria e raffigura un [[Vishnu]] di 2,87 metri di altezza. Tale statua è stata identificata dagli studiosi con quasi assoluta certezza<ref>Jessup, H., op. cit., pagg. 25-28.</ref> con l'''Hari Kambujendra'' (''Vishnu, Signore del Paese di Kambu'', cioè degli Khmer) cui fa riferimento l'iscrizione K549 rinvenuta in un tempio poco distante dal luogo del ritrovamento, costruito in epoca molto più tarda (XII secolo). La statua, scolpita in un unico blocco di arenaria, presenta un arco di sostegno sospeso sulla testa, cui sono agganciate le otto mani recanti i principali attributi della divinità. Al momento del ritrovamento, la statua si trovava insieme a due figure di minore grandezza: la prima ritrae [[Rama]] l'eroe protagonista del ''Ramayana'' e misura 1,85 metri; la seconda effigia invece [[Balarama]], fratello maggiore di [[Krishna]] e misura 1,76 metri. Benché stilisticamente omogenee, non ci sono indicazioni precise sul fatto che tali statue costituissero un trittico. La loro datazione è ipotizzata tra la fine del VI e l'inizio del VII secolo.