Fosso Reale (Livorno): differenze tra le versioni

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I terreni edificabili, risultanti dalla rettifica del Fosso Reale, furono acquistati da importanti famiglie livornesi che qui realizzarono le proprie dimore o eleganti alberghi.
Non distante dal [[monumento dei Quattro mori]], Luigi Squilloni avviò la costruzione di un palazzo sede dell'Albergo del Nord, mentre, nelNel [[1856]], la famiglia Maurogordato affidò a [[Giuseppe Cappellini]] il progetto della propria residenza; il [[Palazzo Maurogordato]], con la sua mole nobile e severa, conferì al nuovo percorso del Fosso Reale un aspetto simile a quello dei [[Lungarno|lungarni fiorentini]].<ref>D. Matteoni, ''Livorno, la costruzione di un'immagine. I palazzi di città'', Cinisello Balsamo 1999.</ref>
 
[[Immagine:Livorno Palazzo Squilloni.JPG|thumb|Palazzo Squilloni]]
[[File:Fosso Reale seen from Piazza Cavour, Livorno.jpg|thumb|Il Mercato Centrale e la chiesa degli olandesi]]
Altri edifici degni di nota sono il cosiddetto "Palazzo dell'Aquila Nera", il Palazzo Squilloni ed il Palazzo Reggio. Il primo, caratterizzato da un imponente fronte continuo aperto da numerose finestre, era sede di un albergo, fu gravemente danneggiato durante la [[seconda guerra mondiale]] e quindi in parte ricostruito; il secondo, dotato di un esteso prospetto lungo il fosso e di una elegante facciata sugli scali rivolti verso il [[Porto di Livorno|porto]], fu costruito all'inizio degli [[anni 1850|anni cinquanta]] del secolo; invece, il Palazzo Reggio fu innalzato a partire dal [[1854]] per conto di Bonafede Bastianini, per essere poi rilevato da Michele Reggio già nel [[1855]]. Il Palazzo Reggio, che rimase proprietà dell'omonima famiglia d'origine greca fino al [[1919]], presenta uno stile sobrio che si rifà a quello delle coeve costruzioni fiorentine; il prospetto è ornato con [[Timpano (architettura)|timpani]] sorretti da cornici di gusto classicheggiante, mentre internamente è decorato con pitture in perfetta condizione con stili che vanno dal gusto [[Neoclassicismo|neoclassico]] del [[XVIII secolo]] all'[[Eclettismo]] di metà Ottocento.
 
Tra piazza Cavour e piazza della Repubblica, nei pressi della [[Tempio della Congregazione Olandese Alemanna]] ([[1864]]), sorsero invece opere destinate alla collettività, come il grande [[Mercato delle vettovaglie]] ([[1894]]) e le [[Scuola Antonio Benci|Scuole "Antonio Benci"]], opera in entrambi i casi di [[Angiolo Badaloni]].