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L'[[Secondo impero francese|imperatore]] [[Napoleone III]] avviò la progettazione di batterie galleggianti a vapore per la Marina nationale. L'idea iniziale era quella di proteggere i fianchi delle imbarcazioni con scatole riempite di [[palla di cannone|palle di cannone]], ma l'ingegnere britannico Thomas Lloyd suggerì di utilizzare lastre di [[ferro battuto]]. Prove effettuate a [[Vincennes]] dimostrarono la maggiore efficacia della soluzione proposta da Lloyd, che fu così adottata<ref name="Brown 156-158">{{Cita|Brown 1990|pp. 156-158|Brown}}</ref>.
Napoleone III voleva dieci batterie galleggianti da impiegare nella [[guerra di Crimea|campagna del 1855]], ma l'industria francese poteva costruirne solo cinque nei tempi previsti, così che i francese invitarono gli alleati britannici a costruire le restanti cinque.
Purtroppo il [[primo lord dell'ammiragliato]], [[James Robert George Graham|sir James Graham]], scambiò il progetto con quello delle vecchie fregate con scafo in ferro (prive di corazzatura) costruite allatra fine degligli [[anni 18401830|anni trenta]] e [[anni 1840|quaranta]] e che si rivelarono un insuccesso. Graham chiese quindi ulteriori test, e le batterie galleggianti britanniche non furono ordinate prima del 4 ottobre 1854.
 
==Progettazione==