Parla con lei: differenze tra le versioni

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Nel periodo del ricovero, la trama si sviluppa con flash back che riguardano episodi dei quattro personaggi. Tutti e quattro escono dalla clinica in modo diverso: Marco scopre che Lydia voleva lasciarlo la sera dell'incidente e se ne torna a girare il mondo scrivendo guide turistiche; Lydia muore; Benigno viene licenziato per aver violentato Alicia, che in seguito alla gravidanza torna alla vita. Benigno, in carcere, rimane all'oscuro della rinascita della sua amata Alicia e sceglie il suicidio. Marco, ritornato in [[Spagna]] e spinto da Benigno, prende e continua una parte della vita dell'amico.
 
La scena finale si svolge di nuovo a teatro, dove Marco colpisce Alicia, come Benigno all'inizio del film, con un pianto di commozione e fornisce l'ipotesi di un possibile legame fra i due. IlUn mezzoindizio sceltolasciato perda fornireAlmodóvar questache ipotesi,sembra Almodóvaravvalorare loquesta scriveipotesi nelè montaggio,il chiudendofatto che il film termini con laun tecnicacapitolo presache dalnon [[cinema]]sarà mutosviluppato, diintitolato suddividere''Marco y Alicia'' (il filmregista inadotta capitoli.la Iltecnica capitolodel checinema nonmuto sviluppadi hasuddividere il titolofilm ''Marcoin y Alicia''capitoli).
 
== I camei ==
Il ''[[cameo]]'' più evidente del film è l'interpretazione di [[Caetano Veloso]] di ''[[Cucurrucucú paloma]]''. La scena è stata girata nella villa di Pedro Almodóvar, con le comparse formate dagli amici del regista. Altro spazio alla musica, fuori dalla colonna sonora di ''[[Alberto Iglesias]]'', lo da a [[Antonio Carlos Jobim]] con ''Por Toda Minha Vida'' e al maestro ''[[Henry Purcell]]'' con l<nowiki>'</nowiki>''Aria O Let Me Weep, For Ever Weep'' dall'opera ''The Fairy Queen''.
{{P|perfezione stilistica, sgangherato...c'è bisogno di toni più neutrali|film|maggio 2010}}
Il ''[[cameo]]'' più evidente del film è l'interpretazione di [[Caetano Veloso]] di ''[[Cucurrucucú paloma]]''. La scena è stata girata nella villa di Pedro Almodóvar, con le comparse formate dagli amici del regista. Altro spazio alla musica, fuori dalla colonna sonora di ''[[Alberto Iglesias]]'', lo da a [[Antonio Carlos Jobim]] con ''Por Toda Minha Vida'' e al maestro ''[[Henry Purcell]]'' con l<nowiki>'</nowiki>''Aria O Let Me Weep, For Ever Weep'' dall'opera ''The Fairy Queen''.
 
Altri due camei che si rifanno al regista anticlericale e libertario sono quelli delle battute sui missionari che violentano le suore, forse inserito per ridurre la ''colpa'' di Benigno, e il breve monologo in cui Benigno spiega alla collega di aver detto al padre di Alicia, psichiatra, di avere tendenze [[omosessualità|omosessuali]], mentendo, e rivendicando per ognuno il diritto alle scelte sui propri orientamenti sessuali e di mantenerli per sé o di manifestarli a propria scelta.
 
Interessante il minifilm muto in bianco e nero che descrive ad Alicia. L'uomo che assume un farmaco sperimentale della sua donna e che lo fa diventare sempre più piccolo, assume più chiavi di lettura nel finale in cui sceglie di entrare nella vagina della sua donna per non uscirne mai più. Simbolicamente può dare il messaggio di un ritorno alle origini del cinema, al muto. Oppure il gesto d'amore di fondersi o anche citazioni che trovano la radici nella poesia di [[Allen Ginsberg]]; inoltre unaUna storia simile è presente nel libro di [[Charles Bukowski]] [[Storie di Ordinaria Follia]]. L'Almodóvar ''sgangherato'' si trova nella scena in cui la portiera si lamenta dello scarso peso dato all'arresto di Benigno e del fatto che nessuna trasmissione della televisione spazzatura sia andata ad intervistarla.
 
== Riconoscimenti ==