Regno visigoto: differenze tra le versioni

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Il '''regno visigoto''' fu un regno dell'[[Europa occidentale]] tra il V e l'VIII secolo, uno degli [[Successione di Stati|stati successori]] dell'[[Impero romano]], originariamente creato dall'insediamento dei [[Visigoti]] in [[Aquitania]] ([[Gallia]] meridionale). I Visigoti si stabilirono qui su decisione del governo romano, per poi espandersi conquistando la [[penisola iberica]]. Il regno rimase indipendente dall'[[Impero bizantino]], il cui tentativo di ristabilire l'autorità romana in Iberia ([[Spagna]]) fallì. All'inizio del VI secolo, i [[Franchi]] conquistarono tutta la porzione [[Gallia|gallica]] del regno tranne la [[Settimania]]. L'intero regno collassò durante l'[[conquista islamica della penisola iberica|invasione musulmana]] proveniente dal [[Marocco]], e alla fine il [[Regno delle Asturie]] assunse l'eredità del regno visigoto.
 
Il regno era condotto da un [[Monarchia elettiva|monarca eletto]], obbligatoriamente di stirpe gota, tramite i consigli datogli dal Senato formato da vescovi e magnati laici. Nonostante numerosi re abbiano tentato di stabilire delle linee ereditarie, nessuno ci riuscì. I primi re furono [[Arianesimo|ariani]] e si scontrarono con la [[Chiesa cattolica|Chiesa Romana]], ma dopo la conversione dei Visigoti avvenuta al [[Concilio di Nicea I]] la Chiesa esercitò un'enorme influenza sulle questioni secolari attraverso il [[Concilio di Toledo]]. I Visigoti svilupparono la più ampia legislazione secolare dell'Europa occidentale, la ''[[Codice visigoto|Liber Iudiciorum]]'', che fornì le basi del diritto spagnolo medievale.
 
==Regno di Tolosa==