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== Trama ==
Il cortometraggio tratta la storia di Antonio ([[Valerio Mastandrea]]), un ragazzo [[roma]]no della borgata del [[Quadraro]] che vive in una famiglia di taccheggiatori di [[Supermercato|supermercati]]. Il racconto inizia con una scena di un suo normale giorno da ladro e poi punta su di un [[flashback]] della sua infanzia. In questo Antonio ricorda le abitudini familiari [[Natale|natalizie]] di rubare e rivendere giocattoli, di quando si trasferisce a [[Tor Bella Monaca]] e, innamorato di un'amica della madre ([[Santa De Santis]]), Prisca ([[Luisa Ranieri]]), fantastica di come diventare un ladro abile come il suo eroe dei cartoni animati ([[Arsenio Lupin III|Lupin III]]). L'ultima immagine del flashback è di quando arrestarono sua madre perché aveva rubato un costume di [[carnevale]] di Lupin III all'[[UPIM]]. Dopo questa scena si vede Antonio da grande, nei panni di Lupin, fermato in un commissariato di [[Polizia di Stato|polizia]] da un ispettore che impersona "[[Zenigata]]", il quale dopo averlo arrestato definitivamente dice di aver perso ogni scopo nella vita e pensa ad uccidere Antonio/Lupin per poi suicidarsi. In questo, con un trucco e con agilità, Antonio/Lupin riesce a scappare.
Nel mentre si rivedono i 2 amici ladri di Antonio, Franco ([[Marco Giallini]]) e Tony ([[Daniele Liotti]]) della prima scena, nei panni di "[[Jigen]]" e "[[Goemon Ishikawa XIII|Goemon]]", irrompere nel commissariato per salvare l'amico, ma fermandosi nel reparto delle droghe sequestrate per fumarsi una [[Cannabis|canna]], parlando del più e del meno e con un marcato accento [[Dialetto romanesco|romanesco]]. Riuscito a sfuggire a "Zenigata" ([[Flavio Insinna]]), Antonio/Lupin ritrova la fidanzata, la stessa della prima scena del corto, nei panni di "[[Fujiko Mine|Fujiko]]", con la quale fugge in moto.
Sui volti di Antonio e "Fujiko" sorridenti cambia la scena e si vede lui ed i suoi amici a terra sull'asfalto davanti ad un ufficio delle [[Poste italiane|Poste]], presumibilmente colpiti da arma da fuoco durante un conflitto a fuoco per tentata rapina. Gli altri 2 sono già morti e nessuno dei 3 ha più l'aspetto dei personaggi dell'[[anime]], ma quello normale. Si intuisce così che tutta la scena "remake" del cartone animato fosse una fantasia di Antonio morente il quale, ad un [[Infermiere|paramedico]] che lo soccorre e gli chiede il nome, risponde «Lupin» sorridendo ad un bambino (con indosso una maglietta di ''[[Cowboy Bebop]]'', una citazione del fatto che quest'ultimo anime è considerato "erede" di Lupin per via della somiglianza dei personaggi), presumibilmente lui stesso da piccolo, poco prima di spirare. Il film si chiude con
== Premi ==
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