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===Tra realtà e leggenda===
L'autore del libretto, alla lettura del "De l'Allemagne" di [[Heinrich Heine]] rimase impressionato dalla suggestività dei luoghi descritti e soprattutto della [[Saga]] delle [[Villi]], nella mitologia dei popoli slavi spiriti di giovani fanciulle morte infelici perché tradite o abbandonate prima del matrimonio, vendicative e spettrali, incapaci di trovare riposo eterno nella morte, che ogni notte tra il crepuscolo e l'alba cercano i traditori d'amore che costringono, con l'aiuto di rametti di vischio apparentemente magici, a ballare convulsamente fino a provocarne la morte per sfinimento o fino a che totalmente indeboliti non vengono gettati in un lago nelle loro vicinanze.
Alla morte del traditore le Villi si dileguano e con esse svanisce, finalmente placato, il fantasma della fanciulla morta per amore.
La storia infatti parte da questi spiriti, il cui nome deriva dalla radice slava ''vila'' che significa ''fata''.
Nel libro di [[Heinrich Heine|Heine]] inoltre le [[Villi]] provano un irrefrenabile desiderio e un amore incredibile per la danza: questa passione sarà poi fonte di ispirazione per la prima bozza del libretto.
{{Vedi anche|Villi}}