Offensiva Uman'-Botoșani: differenze tra le versioni
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La manovra del ''2° Fronte Ucraino'' ebbe pieno successo: già l'11 marzo le formazioni di testa (16º Corpo corazzato) della 2ª Armata corazzata, guidata dall'energico generale Bogdanov<ref>R. N. Armstrong, ''Red Army tank commanders'', p. 130; lo stesso maresciallo Konev, nelle sue memorie rendo omaggio all'abilità e all'energia del generale S. I. Bogdanov, tra i migliori comandanti di unità corazzate dell'Armata Rossa.</ref>, raggiunsero il Bug meridionale e costituirono rapidamente una testa di ponte a [[Dzulinka]], mentre il 29º Corpo corazzato della 5ª Armata corazzata della Guardia conquistava d'assalto [[Gaivoron]]. Con mezzi di fortuna e senza attendere l'afflusso di forze di rincalzo, le unità corazzate russe attraversarono subito il fiume e proseguirono ancora in avanti, trovando solo una sporadica e debole resistenza<ref name="J. Erickson, p. 184"/>.
Già il 15 marzo, il 16º Corpo corazzato, rafforzato da elementi della 6ª Armata corazzata (5º Corpo corazzato della Guardia), intercettava
Nei giorni seguenti altre armate di Konev si affiancarono lungo il Dniestr: la 4ª Armata della Guardia, la 52ª Armata e il grosso della 2ª Armata corazzata e della 5ª Armata corazzata della Guardia; tra il 19 e il 21 marzo anche questo fiume venne attraversato d'assalto a Soroki e a [[Mohyliv-Podil's'kyj]], furono i reparti del 5º Corpo meccanizzato della 6ª Armata corazzata che passarono per primi sulla riva destra<ref name="J. Erickson, p. 184"/>. Il fronte tedesco nel settore era ormai disgregato: i resti della 8ª Armata rifluivano miseramente a sud su terreni inondati dal disgelo<ref>R.C artier, ''La seconda guerra mondiale, vol. II'', p. 235.</ref>, mentre gli elementi corazzati superstiti, raggruppati nella ''1. Panzerarmee'' del generale Hube, marciavano penosamente verso ovest rischiando di essere circondati tra le forze del maresciallo Konev, in inarrestabile avanzata verso i Carpazi rumeni, e quelle del maresciallo Žukov, provenienti da nord e in marcia verso Černivci, dopo aver superato la dura resistenza della ''4. Panzer-armee''<ref>E.Bauer, ''Storia controversa della seconda guerra mondiale, vol. VI'', p. 73.</ref>.
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