Arzawa: differenze tra le versioni

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Oggi conosciamo esattamente la localizzazione del territorio dell'Arzawa<ref>Trevor Bryce: The kingdom of the Hittites. Pag. 52 e 404</ref>: esso occupava la regione Nord Occidentale dell'Anatolia, dallo stretto dei Dardanelli (su cui era situata la città di [[Wilusa]]/[[Troia]]) a Nord fino al fiume Meandro a Sud, che faceva praticamente da confine con i territori della città-stato di Milllawata/Mileto; ad Ovest la costa arzawa era bagnata dal Mar Egeo, mentre verso Est, nella sua parte più ampia, confinava tramite la regione di [[Hapalla]] con le Terre Basse degli Ittiti. Sono ritenute tradizionalmente escluse dall'area Arzawa le regioni del Sud-Ovest anatolico, cioè la Lukka/[[Licia]] e la Karkiysa/Caria.
 
Le genti arzawa erano in gran parte anche se non esclusiavamente di etnia, cultura e lingua Luwiana<ref>Trevor Bryce: I Troiani ed i popoli limitrofi. pag 112</ref>, tant'è vero che nei testi Ittiti, ad un certo punto della tarda età del bronzo, il termine ''Luwiya'' cade in disuso e viene sostituito dal termine ''arzawa''; ad ulteriore riprova, i nomi propri arzawa sono simili a quelli dei luwiani e gli arzawa veneravano proprio divinità luwiane, quali [[Arma]] (la Luna) e [[Tarhu]]nta (il dio della tempesta).
 
La città più importante e capitale nel periodo in cui il regno arzawa costituiva una entità unitaria fù Apasa, nell'estremo Sud-Ovest del paese, la cui collocazione corrisponde all'incirca a quella della classica Efeso<ref>Trevor Bryce: I Troiani ed i popoli limitrofi. pag.114</ref>.
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Circa un secolo più tardi, con l'impero ittita dilaniato da lotte dinastiche, abbiamo notizia sotto re Ammuna (1550 a.C. ca.) della rivolta di una serie di stati o regni vicini che "...''sono diventati apertamente ostili''"<ref>Trevor Bryce: The kingdom of the Hittites. Pag.102</ref>; tra questi viene indicato appunto ''Arzawiya''; Ammuna spese grande vigore ed energia per riaffermare l'autorità ittita, con discrete fortune.
Con quello che gli studiosi definiscono Nuovo Regno ittita, Hattusa torno' a pensare in chiave espansionistica; l'interesse principale dal regno di [[Tudhaliya I/II]] in avanti erano le rotte che portavano ai ricchi principati dell'area siriana. E tuttavia la tendenza del mondo ovest anatolico, e quindi Arzawa, a costituire confederazioni militari col rischio che queste potessero fare da preludio alla formazione di uno stato unitario, deve aver allarmato questo sovrano Ittita <ref>Trevor Bryce: The kingdom of the Hittites. Pag.123-124</ref>, al punto di ritenere che nessuna azione verso la Siria avrebbe potuto essere intrapresa senza prima essersi coperto le spalle ad Ovest; e d'altra parte le Terre Basse Ittite, così drammaticamente vicine all'area Arzawa, erano assai vulnerabili. [[Tudhaliya I/II]] decise perciò' di intraprendere una vigorosa azione preventiva invadendo i territori dell'ovest, con una serie di attacchi devastanti; e' facile supporre che l'obiettivo principale fossero proprio i regni di Arzawa, ed infatti sconfisse sia [[Terra del fiume Seha]], che [[Arzawa Minor]] che [[Hapalla]]<ref>Trevor Bryce: I Troiani ed i popoli limitrofi. Pag.152</ref>, tutti stati Arzawa propriamente detti, anche se nel proprio cammino sottomise una serie di altri piccoli stati o principati. L'esito fu una deportazione di massa ad Hattusa di uomini ed animali. La devastante serie di campagne scateno' pero' una poderosa reazione: 22 stati dell'Ovest (tra i quali troviamo [[Wilusa]]) dettero vita a quella che gli annali del sovrano chiamano ''lega Assuwa'', contrattaccando <ref>Trevor Bryce: The kingdom of the Hittites. Pag.125</ref>; ma ancora una volta, con un drammatico assalto notturno, le forze Ittite ebbero la meglio, sconfiggendo la lega e deportando ad [[Hattusa]] oltre 10.000 prigionieri.
 
==L'apogeo: gli exploit di Madduwatta e di Tarhuna-Radu==