Risonanza elettrica: differenze tra le versioni

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Alla risonanza l'[[impedenza]] '''''Z''''' data dalla somma della [[reattanza induttiva]] e di quella capacitiva poste in serie, raggiunge il suo minimo. L'impedenza '''''Z''''' delle due reattanze poste in parallelo raggiunge invece il suo massimo. Nel caso di risuonatore in serie, l'impedenza è data dalla seguente espressione:
 
<math>Z_s={R + j \left(\omega L-\frac{1}{\omega C}\right) = R + j \left(\frac{\omega^2 L C - 1}{\omega C}\right)+1}</math>
 
Mentre nel caso di risuonatore in parallelo:
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Tale pulsazione corrisponde alla pulsazione naturale di oscillazione nel caso di assenza di perdite (e quindi smorzamento nullo; in tal caso si ha un risuonatore ideale, caratterizzato da: R= 0 nel caso serie; R= infinito nel caso parallelo).
Nella realtà le perdite sono sempre presenti (e il risuonatore si dice <u>quindi</u> "smorzato") a causa di componenti cosiddette "parassite" sempre presenti nei circuiti reali; esse portano ad una frequenza naturale di oscillazioneoscilljkljkjkj \*bold\* ''azione'' '''differente''' (in particolare, "inferiore") da quella ideale precedentemente calcolata.
Tale differenza sarà piccola in caso di basse perdite (i.e. fattore di merito Q elevato).
In un circuito reale, caratterizzato pertanto da "perdite" che determinano il cosiddetto "smorzamento", la frequenza naturale del risuonatore serie vale: