Cocoliche: differenze tra le versioni

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== Il Cocoliche oggi==
Il ''cocoliche'', data la sua natura spontanea, non vuole essere insegnato ma è destinato a scomparire nelle seconde generazioni nell’attuale società rioplatense<ref>Fanno eccezione alcune realtà come Colonia Caroya, dove permangono il dialetto friulano e quello veneto, Colonia Tirolesa, venetofona e Villa Regina, anch’essa venetofona. Questi gruppi, pur nella consapevolezza e padronanza di una regolare competenza linguistica ufficiale spagnola, continuano ad utilizzare il dialetto a livello familiare e comunitario ma non mancano accintaliaccidentali fenomeni di alternanza dei codici durante uno stesso evento comunicativo ([[Commutazione di codice|code switching]]). In questo caso si da luogo a una sorta di Cocoliche''cocoliche'' che merita attenzione per lo studio dei meccanismi psicolinguistici della contaminazione. (Antonella Cancellier - Università di Milano, ''Italiano e spagnolo a contatto nel Rio de La Plata'')</ref>. Sopravvive solo a livello letterario<ref>Viene descritto in chiave umoristica in molti opere e lavori teatrali dell'attore comico italo-argentino [[Dario Vittori]].<br></ref> ma in modo ben diverso da quello realmente parlato anni prima: gli scrittori argentini partono dallo spagnolo rioplatense per poi inserirvi elementi di italiano mentre nella lingua dei primi emigrati si parte dall’italiano o dal dialetto. Nelle loro opere il ''cocoliche'' è la lingua dell’emigrato che si muove negli ambienti emarginati dalla società di Buenos Aires<ref>Nei quartieri popolari, ammucchiati in ''conventillos'', sorsero i ''compatridos'': una via di mezzo tra i teppisti e gli imbroglioni di quartiere. (A. Cancellier - Università di Milano, ''Italiano e spagnolo a contatto nel Rio de La Plata'')</ref>.
 
== Note ==