Comunità scientifica: differenze tra le versioni

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All'interno della comunità scientifica si perseguono teorie, risultati e spiegazioni tramite l'applicazione del [[metodo scientifico]] e delle discussioni e dibattiti interni, innescati a partire da [[pubblicazione scientifica|pubblicazioni scientifiche]], normalmente pubblicate su apposite [[rivista scientifica|riviste scientifiche]] dopo accurata validazione tramite processi di [[revisione paritaria]] (''peer review'') ed inserite dall'[[editoria accademica]] all'interno della [[letteratura scientifica]]: tale sistema dialettico ha portato allo sviluppo delle conoscenze scientifiche fino all'attuale stadio attraverso meccanismi di generazione del [[consenso scientifico]] sulla base dei fatti e risultati sperimentali [[Riproducibilità|riproducibili]]. L'autorevolezza della comunità scientifica risiede proprio nella sua capacità intrinseca di discriminare ciò che è scientificamente corretto e condivisibile da ciò che non lo è per errori di metodo, [[Bias (psicologia)|bias]] o falsificazioni.
 
La parte di comunità scientifica che è fonte al suo interno di consenso scientifico è detta informalmente [[mainstream]], mentre aldall'altro suo fiancolato si sviluppano spesso forme di [[scienza di confine]] o anche [[pseudoscienza]].
 
Spesso scienziati appartenenti a vari campi di indagine tecnico-scientifica interagiscono e collaborano tra loro, fornendo ciascuno il loro contributo, in un contesto tipico di [[interdisciplinarità]] o multidisciplinarità al particolare problema affrontato. Le valutazioni tecnico-scientifiche offerte dagli scienziati della comunità in merito a questioni o problematiche di importanza collettiva o globale si prestano poi spesso all'applicazione o attuazione di provvedimenti politico-organizzativi in seguito a rispettive fasi decisionali. La figura dello scienziato e della comunità stessa, assieme a quella dei decisori politici, viene quindi spesso ad assumere un ruolo di ''responsabilità sociale'' nei confronti della collettività.