Luigi Ceci: differenze tra le versioni

Originario di una famiglia di modeste condizioni, suo padre Vincenzo era un tintore e sua madre Maria Minnocci casalinga, compiuticompie gli studi classici presso le Scuole Pie di Alatri e di [[Savona]], e nel [[1882]] si laureòlaurea in [[Lettere]] a [[Firenze]].

Dopo essersi distinto nella stesura di interessanti saggi, fuviene chiamato a [[Roma]] dadal [[Guido Baccelli]], allora ministro della Pubblica Istruzione,]] [[Guido Baccelli]] come suo segretario particolare. Con il Ministro collaboròcollabora alla preparazione di un progetto di riforma per la scuola superiore, progetto,che però,tuttavia non sarà mai realizzato. IniziòInizia quindi a peregrinare per l’l'[[Italia]], insegnando latino e greco nei licei più prestigiosi, da Roma a [[Palermo]], da [[Milano]] a [[Genova]].

Nel [[1893]] ottenneottiene la cattedra di [[grammatica]] indo-greco-italica presso l’Universitàl'[[Università di Roma]]; ericoprirà per due volte ricoprì la carica di Preside della facoltà di Lettere. Nel [[1914]], grazie ad un altro ministro della Pubblica Istruzione, [[Luigi Credaro]], venneè inserito nella commissione preposta alla riforma degli studi superiori, ed anche in quella occasione si distinsedistinguendosi per la sua grande competenza, e scrivendo la Relazione generale.

Durante gli ultimi anni di vita si dedicòdedica allo studio della [[lingue slave|lingua slava]], alla stesura di una piccola Grammatica [[lingua serbo-croata|serbo-croata]] e, dia un ultimo saggio, il ''Latium vetus'', inerente all’indagine linguistica nella lunga storia di Roma e del [[Lazio]], purtroppo rimaste incompiute per la morte sopraggiunta in Alatri.

ConsideratoCeci, considerato il fondatore della [[glottologia]] moderna, fu inoltre un esperto latinista: suoi sono infatti i commentari sul [[Lapis niger]] del [[Foro Romano]], una delle più antiche iscrizioni in [[lingua latina]].