Acta Sanctorum: differenze tra le versioni

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Gli '''''Acta Sanctorum''''', o "'''Atti dei santi'''" costituiscono una raccolta di documenti relativi ai [[santi]] della [[Chiesa]] realizzata, nel suo nucleo primigenio, dall'[[erudito]] [[belga]] [[Jean Bolland]] ([[1596]]-[[1665]]) e poi proseguita dai padri [[gesuiti]] [[bollandisti]] che ne composero l'originaria struttura. La raccolta rappresenta una vasta collezione di fonti sui santi articolate in base al [[calendario liturgico]].
==Storia==
L'opera nasce, nel contesto della polemica con gli ambienti [[protestanti]], per giustificare (e storicamente comprovare) il culto dei santi agli occhi del critico mondo riformatore. I primi volumi dell'opera furono pubblicati nel [[1643]] ad [[Anversa]] e la loro edizione è proseguita per i secoli successivi fino al [[Novecento]]. Il metodo dei bollandisti venne sottoposto a dure critiche in ambito cattolico e alcuni volumi della monumentale collezione, a cavallo tra [[Seicento]] e il [[Settecento]], vennero posti all'[[Index Librorum Prohibitorum|indice]]. La redazione subì numerosi ostacoli, compresi quelli connessi alla soppressione dell'[[Ordine dei Gesuiti|Ordine gesuitico]] nel [[1773]] e l'invasione [[Napoleone Bonaparte|napoleonica]] del [[Belgio]] nel [[1792]]. Nel corso dei secoli la redazione è stata via via attribuita a diversi padri responsabili, affermati studiosi nel campo dell'[[agiografia]].