Integrazione (scienze sociali): differenze tra le versioni

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Le situazioni di carenza o mancanza di integrazione sono definite da Durkheim di [[anomia]], fenomeno consistente nel declino che può sfociare nella scomparsa di regole morali generalmente accettate, causato da un mutamento nelle condizioni materiali di esistenza di determinati [[gruppo sociale|gruppi sociali]] cui non corrisponde, o corrisponde in modo non esaustivo, un cambiamento normativo che le sancisca da un punto di vista culturale.<br>
Durkheim include tra le circostanze potenzialmente responsabili del verificarsi di situazioni anomiche i momenti di "effervescenza collettiva", in cui la produzione culturale di una società aumenta di intensità e di problematicità, con fenomeni quali l'emersione di nuove tendenze religiose, nuove "visioni del mondo" che possono sfociare nella formazione di movimenti sociali e politici, esigenze di senso inedite. Questi processi, latori nel breve periodo di situazioni di anomia e conseguente instabilità sociale, possono essere soggetti ad [[istituzionalizzazione]] attraverso un processo di generalizzazione, codificazione ed accettazione delle loro istanze, che vengono acquisite dal senso comune e si integrano nelle dinamiche di integrazione sociale descritte in precedenza.
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== Voci correlate ==