Dilettante: differenze tra le versioni

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Il termine '''dilettante''' indica, in senso lato, chi svolge un'attività per [[diletto]] e senza [[scopo di lucro]] oppure senza una specifica competenza (con quest'ultimo significato è a volte usato in senso dispregiativo).
 
Molti programmatori amatoriali hanno dato preziosi contributi nel campo della programmazione informatica attraverso il movimento l’open source, il teatro amatoriale ha dato e dà contributi di altissimo livello. Astronomia, storia, linguistica e le scienze naturali, sono alcune delle discipline tra le miriadi di campi che beneficano delle attività dei dilettanti.
In un senso più stretto viene generalmente usato per indicare l'atleta che gareggia in uno [[sport]] a titolo gratuito (non [[sport professionista]]), o al massimo ricevendo un rimborso spese. Fino ad alcuni decenni fa la partecipazione ai [[Giochi olimpici]] era riservata unicamente ai dilettanti: i professionisti erano esclusi. Vi furono talvolta casi di atleti squalificati dai Giochi olimpici per "professionismo": il più famoso fu [[Jim Thorpe]], medaglia d'oro nel [[pentathlon]] e nel [[decathlon]] ai Giochi del [[1912]]. Le medaglie gli furono revocate quando si scoprì che aveva giocato, stipendiato, in una piccola squadra di [[baseball]], e gli vennero restituite solo nel [[1983]], molti anni dopo la sua morte. Un altro caso fu quello dell'italiano [[Carlo Airoldi]], che nel [[1896]] si recò da [[Milano]] ad [[Atene]] coprendo gran parte del percorso a piedi per prendere parte alla [[Maratona (atletica leggera)|maratona]] olimpica, ma gli fu impedito di partecipare in quanto aveva disputato (e vinto) alcune gare con premi in denaro. Anche [[Mark Spitz]] nel [[1972]] dopo aver vinto sette ori nel [[nuoto]] rischiò di essere squalificato per avere esibito durante una premiazione le scarpe di una nota azienda.
[[Charles Darwin]] e [[Gregor Mendel]] erano scienziati dilettanti. [[William Shakespeare]] e [[Leonardo da Vinci]] sono considerati artisti dilettanti e autodidatti nei loro campi di studio.
La radioastronomia è stata fondata da [[Grote Reber]], un radioamatore, la radio stessa fu inventata da [[Guglielmo Marconi]] che altri non era che un elettricista dilettante.
[[Pierre de Fermat]] è stato un matematico influente la cui primaria vocazione era l’avvocatura.
La famosa pianista [[Maria Agata Szymanowskaera]] è considerata una musicista di formazione amatoriale.
 
Viene usato anche in ambito sportivo per indicare l'atleta che gareggia in uno [[sport]] a titolo gratuito (non [[sport professionista]]), o al massimo ricevendo un rimborso spese.
In un senso più stretto viene generalmente usato per indicare l'atleta che gareggia in uno [[sport]] a titolo gratuito (non [[sport professionista]]), o al massimo ricevendo un rimborso spese. Fino ad alcuni decenni fa la partecipazione ai [[Giochi olimpici]] era riservata unicamente ai dilettanti: i professionisti erano esclusi. Vi furono talvolta casi di atleti squalificati dai Giochi olimpici per "professionismo": il più famoso fu [[Jim Thorpe]], medaglia d'oro nel [[pentathlon]] e nel [[decathlon]] ai Giochi del [[1912]]. Le medaglie gli furono revocate quando si scoprì che aveva giocato, stipendiato, in una piccola squadra di [[baseball]], e gli vennero restituite solo nel [[1983]], molti anni dopo la sua morte. Un altro caso fu quello dell'italiano [[Carlo Airoldi]], che nel [[1896]] si recò da [[Milano]] ad [[Atene]] coprendo gran parte del percorso a piedi per prendere parte alla [[Maratona (atletica leggera)|maratona]] olimpica, ma gli fu impedito di partecipare in quanto aveva disputato (e vinto) alcune gare con premi in denaro. Anche [[Mark Spitz]] nel [[1972]] dopo aver vinto sette ori nel [[nuoto]] rischiò di essere squalificato per avere esibito durante una premiazione le scarpe di una nota azienda.
 
Oggi vigono in materia regolamenti diversi per i vari sport. Alcuni esempi: