Regno dei Serbi, Croati e Sloveni: differenze tra le versioni

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=== Disputa con l'Italia ===
[[File:Rijeka tram old (4).jpg|thumb|Veduta di Fiume]]
La stipulazione del [[Patto di Londra]] aveva difattodi fatto sancito l'entrata in guerra dell'Italia in cambio del riconoscimento della propria sovranità, tra l'altro, sulla penisola istriana e sulla Dalmazia. La [[Conferenza di pace di Parigi (1919)|Conferenza di pace di Parigi]] non risolse il problema, e le due nazioni continuarono a contendersi i territori che Francia e Gran Bretagna avevano, in tempi diversi, promesso ad entrambe. Le rivendicazioni su Istria e Dalmazia erano state uno dei motivi che spinsero lo [[Stato degli Sloveni, Croati e Serbi]] a decidere per l'unione con Belgrado. Il 12 novembre [[1920]], [[Giovanni Giolitti]] per l'Italia e [[Milenko Vesnić]] per il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni firmarono a [[Rapallo]] un'[[Trattato di Rapallo (1920)|intesa]], secondo cui all'Italia venivano assegnate [[Trieste]], l'entroterra di [[Gorizia]], alcune zone della [[Carniola]] ([[Idria]], [[Postumia]] e [[Bisterza]]), tutta l'[[Istria]], alcune isole dalmate ([[Pelagosa]], [[Lagosta (isola)|Lagosta]] e [[Cazza]]) e la città di [[Zara]], mentre il nuovo regno annetteva la [[Dalmazia]]; in più fu creato lo [[Stato libero di Fiume]]. Il 27 gennaio [[1924]], il governo italiano e quello serbo-croato-sloveno siglarono il [[Trattato di Roma (1924)|Trattato di Roma]] che annetteva all'Italia il centro storico di [[Fiume (Croazia)|Fiume]] e una striscia di terra costiera fino al confine con la [[provincia di Pola]], e al regno slavo i territori circostanti la cittadina e il delta del fiume [[Eneo (fiume)|Eneo]].
 
=== Alleanze ===