Solari di Udine: differenze tra le versioni
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Nel 1992 Solari presentava un fatturato di 60 miliardi e 300 dipendenti ma entrò in crisi, a causa delle difficoltà finanziarie della controllante Fornara, a cui la Solari aveva erogato un prestito mai rimborsato di 16 miliardi di lire, finendo l'esercizio '92 con un ebit negativo per 9 miliardi<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1993/ottobre/03/solari_stipendio_rinviato_per_finire_co_0_9310033141.shtml Archivio storico del Corriere della Sera: Solari, stipendio rinviato per finire una commessa]</ref> e [[patrimonio netto]] negativo per 7 miliardi<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1993/dicembre/21/SOLARI_Natale_tra_concordato_fallimento_co_0_93122113608.shtml Archivio storico del Corriere della Sera: SOLARI Natale tra concordato e fallimento]</ref>.
A parte le difficoltà finanziarie, l’azienda mantenne pressoché integra la sua capacità produttiva: con l’intervento della [[ente finanziario|finanziaria]] della Regione Friuli Venezia Giulia, Friulia e dell’imprenditore Massimo Paniccia, secondo le disposizioni dalla [[legge Prodi]] (
Il 7
===Dal 1994 (Paniccia)===
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